Sanità, la fuga dei pazienti dal Sud. Aumenta il divario con il Nord

Così i conti delle Regioni con i bilanci in rosso peggiorano ancora

di Redazione Medicina
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Sanità, aumenta il divario tra Nord e Sud

L'Autonomia differenziata tra le regioni non è ancora entrata in vigore, ma già così ci sono segnali inquietanti a livello di sanità tra i diversi territori e la situazione rischia ulteriormente di peggiorare. Si spacca sempre di più la sanità italiana. Con la distanza tra la qualità dell’assistenza nelle Regioni che aumenta. A rivelarlo - riporta La Repubblica - è un indicatore fondamentale: l’esodo dei pazienti. L’anno scorso, raccontano i dati delle stesse amministrazioni locali, i viaggi per fare interventi chirurgici, terapie ed esami diagnostici sono aumentati ancora, superando i livelli raggiunti prima del Covid. Sono ormai oltre mezzo milione le persone che si spostano. La cosa rende assai fosche le previsioni su un futuro nel quale chi le Regioni ricche lo diventeranno ancora di più e attrarranno nuovi pazienti e professionisti, questi ultimi allettati con stipendi più alti.

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Da pochi giorni la Conferenza delle Regioni - prosegue La Repubblica - ha calcolato il valore della mobilità sanitaria nel 2023. Ebbene, il dato totale è di 4,6 miliardi di euro, contro i 4,3 del 2022. Negli anni del Covid, 2020 e 2021, i numeri erano scesi perché le persone si sono spostate meno. Ma nel 2019 si era arrivati a 4,5 miliardi, quindi la corsa è ripresa. Analizzando i risultati delle singole Regioni, si osserva come chi era già attrattivo, lo è diventato ancora di più.