Scoppia un'altra epidemia: il vaiolo delle scimmie arriva dal Regno Unito

Il ministro della Salute britannico ammette: primi due casi ricoverati in ospedale, uno già dimesso. E usa la parola "focolai" per il cosiddetto "Monkeypox"

Medicina
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Come se non bastasse il Covid-19, non ancora sconfitto, scoppia un'altra epidemia: è quella di vaiolo delle scimmie o monkeypox, come la chiamano nel Regno Unito.

Proprio qui, come ammesso dal ministro della Salute britannico Matt Hancock, si sono registrati i primi due casi: entrambi, di nazionalità non rivelata, hanno ricevuto le cure del caso sono stati ricoverati in un ospedale nel nord del Galles. Uno dei due è tuttora ricoverato. Per entrambi il contagio è avvenuto al di fuori dei confini britannici e quindi non si può escludere che il virus viaggi, esattamente come il Covid-19.

La rivelazione è arrivata nel corso di un briefing sull'andamento della pandemia di Covid-19: Matt Hancok ha illustrato un elenco di virus attivi, utilizzando la  parola “focolai” a proposito del vaiolo delle scimmie.

Vaiolo delle scimmie: cos’è il "Monkeypox"

Il virus del vaiolo delle scimmie, individuato per la prima volta in Congo nel 1970, non è di facile contagio, ma ha effetti molto gravi sulle persone che lo contraggono. L'OMS spiega che a veicolarlo sono ratti, roditori vari, piccoli mammiferi selvatici in genere o il consumo di carne non controllata. Fra i sintomi iniziali ci sono febbre, dolori muscolari e alla schiena, mal di testa, linfonodi gonfi, spossatezza. La mortalità In Africa è di circa il 10% e non esiste un trattamento specifico per questa malattia.

Già nel 2018 erano stati segnalati dei casi in Inghilterra.