Stretch, ecco il robot che va a scuola al posto dei bambini malati

Il robot, progettato per i controlli a distanza di medici e manager, potrebbe arrivare nelle scuole a supporto di bambini affetti da malattie croniche

Medicina
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Scienza, grazie a un robot anche i bambini malati vanno a scuola 

Si chiama Stretch il robot progettato per aiutare un bambino malato, affinché possa vedere, ascoltare e parlare con l’insegnante e i compagni di classe come se fosse presente a scuola. Il robot, progettato per i controlli a distanza dei medici negli ospedali o per permettere ai manager aziendali di collegarsi da remoto con le proprie strutture, potrebbe arrivare anche nelle scuole.

Stretch, il robot di telepresenza, potrebbe essere adoperato nelle scuole come valido aiuto per i bambini affetti da malattie croniche e invalidanti. I bambini potranno così prendere parte alle lezioni, chattare con gli amici, pranzare con i compagni e partecipare alle recite senza bisogno di lasciare casa o e le cure ospedaliere.

A credere fermamente nel progetto e a portarlo avanti già da alcuni anni, prima dell’inizio della pandemia, è la ricercatrice Veronica Ahumada che studia informatica sanitaria e interazioni uomo-robot presso l’Università della California (UC). La ricerca muove dall’esperienza di Ahumada, con un’infanzia segnata dalle difficoltà dovute a una malattia congenita che l’ha costretta a mesi di assenza scolastica e a tanta sofferenza.

 

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