Talassofobia (paura del mare): cos'è, cause e come gestirla

L'estate può diventare un incubo per chi ha il timore delle acque profonde. Ecco come capire se si soffre di un vero disturbo

Medicina
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Paura del mare aperto e delle acque profonde? Scopri che cos'è la talassofobia, le cause e come gestirla

L'estate è un momento gioioso ma non per tutti quando si tratta di affrontare il mare. Una piccola parte della popolazione infatti è fortemente intimorito dalle grandi distese d'acqua, tanto da sperimentare sintomi come ansia, battito accelerato fino a veri e propri attacchi di panico solo alla vista dell'oceano. Questo disturbo è conosciuto come talassofobia e non è di certo da sottovalutare.

La talassofobia è differente dall'idrofobia, ovvero la paura dei liquidi e in particolare dell'acqua. Chi ne soffre non teme di nuotare quanto cosa si nasconde negli specchi d'acqua profondi, immaginandosi chissà quale misterioso essere possa sfiorarlo. Il disturbo quindi può presentarsi non solo al mare ma anche al lago o in piscina.

Talassofobia: cause, sintomi e come curarla

La talassofobia è più comune nei bambini e con l'avanzare dell'età i sintomi tendono a diminuire. In ogni caso il consiglio è quello di non forzare i piccoli ad entrare in acqua ma lasciargli il tempo di abituarsi all'idea rassicurandoli. Il gioco poi è il miglior modo per acquisire confidenza con il mare. Quando si presentano i sintomi della talassofobia si può cercare di respirare in modo fluido, continuo e senza pause.

Per superarla invece si deve iniziare per gradi, affrontando acque sempre più profonde fino a quando non scompare la paura. Altro consiglio è quello di imparare a star in apnea e osservare il proprio corpo in acqua cercando di assumere il controllo. Imparare a galleggiare, nuotare e muovervi in acqua vi aiuterà a dimenticarvi della talassofobia. Un trucchetto da fare a casa è quello di girare su stessi fino ad avere le vertigini per simularne i sintomi e imparare a riconoscerli.