Vaccini, Pregliasco: "Variante Delta infetta anche con doppia dose. Mix? Ok"

"Il vaccino protegge dalla malattia, ma non dall'infezione; ragionevole togliere l'obbligo di mascherine all'aperto a metà luglio; mix di vaccini? Ben venga"

Medicina
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Le parole del virologo Fabrizio Pregliasco sono una vera e propria doccia fredda per chi pensava che l'avanzamento delle vaccinazioni e il calo della curva dei contagi significasse che il Covid è ormai sotto controllo.

Il direttore sanitario dell'IRCCS Galeazzi di Milano lancia l'allarme sulla variante Delta: “Non dobbiamo averne troppa paura, ma un po’ di preoccupazione sì. Bisogna ribadire che la vaccinazione con due dosi garantisce anche contro la variante Delta l’evitamento della malattia, in qualche caso può esserci l’infezione quindi anche il soggetto vaccinato potrebbe diffondere l’infezione. In Gran Bretagna hanno aperto molto prima di noi e credo che l’aumento dei contagi sia una situazione che noi andremo a sperimentare nel prossimo futuro. Più contatti portano a più occasioni di infezione, considerando anche che questa variante è più contagiosa. Confido nel fatto che la copertura vaccinale limiti di molto i casi più gravi”, ha detto Fabrizio Presgliasco intervenendo ai microfoni della trasmissione Rotocalco 264 condotta da Roberta Feliziani su Cusano Italia Tv.

Un altro tema di scottante attualità è il mix di vaccini, anche a causa del pasticcio comunicativo che ha coinvolto i massimi livelli delle istituzioni. Su questo Pregliasco ha detto: “Questa indicazione del Ministero di dare la seconda dose con vaccino a rna era legata al fatto di dare una maggiore rassicurazione ai cittadini, perché la prima dose di Astrazeneca può determinare dei casi di trombosi, anche se rarissimi. La speranza era che questa indicazione togliesse queste paure legate agli effetti collaterali, ma io dico ben venga la seconda dose con Astrazeneca e ben venga anche il mix. Già ben 4 studi sulla combinazione di vaccini diverse ci dicono che la risposta immunitaria è più che buona, anzi uno studio indica che è addirittura maggiore”.

Ci sono anche delle buone notizie, in quanto Pregliasco conferma che a luglio si potrà tranquillamente togliere la mascherina all'aperto: “Non c’è un tecnicismo e un manuale per dire quando togliere quest’obbligo. Io credo che ormai con l’attuale situazione si possa arrivare a far decadere l’obbligo e la finestra temporale ipotizzata tra il 5 e il 15 luglio mi sembra giusta, proprio per far sì che queste aperture siano definitive e non debbano essere fatti passi indietro. Una certa quota di positivi c’è ancora, quindi dobbiamo procedere con cautela. Comunque dovremo portare la mascherina e utilizzarla quando serve in situazioni particolari”.