Meteo: ciclone verso l'Italia. Attenzione. Ecco la data e zone colpite

Meteo: ciclone verso l'Italia. Le conseguenze sulla primavera, che potrebbe andare in crisi

di Redazione
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Avviso meteo: l'ipotesi Ciclone Mediterraneo appare sempre più probabile sull'Italia. Cerchiamo di capire da quando analizzando gli ultimi aggiornamenti. Lo scrive il sito internet www.ilmeteo.it.

Nella seconda parte del mese di Marzo sul comparto Nord europeo prenderà vita una vasta depressione in grado di pilotare masse d'aria molto fredde che si dirigeranno dapprima verso il cuore del Vecchio Continente e poi nel bacino del Mediterraneo. Queste correnti instabili di origine Polare, tuffandosi sui nostri mari, favoriranno la formazione di un insidioso Ciclone Mediterraneo che darà il via ad una fase di intenso maltempo.

Abbiamo delle date. Occhi puntati, in particolare, tra il 23 e il 27 Marzo: questo tipo di configurazione favorisce lo scontro tra masse d'aria di origine diversa (aria fredda di origine polare e aria calda in risalita dall'Africa) aumentando di conseguenza il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e pericolose grandinate.

Secondo gli ultimi aggiornamenti non si possono escludere fenomeni di allagamento o ancora peggio le famigerate alluvioni lampo: come anche la cronaca recente ci insegna, queste temibili macchine atmosferiche possono scaricare fino a 150 mm di pioggia in pochissime ore; tenete presente che questa è la quantità d'acqua che cade solitamente in quasi 2 mesi in molte città del Centro Nord tra Marzo e Aprile. Il tutto accompagnato da violente raffiche di vento fino ad oltre 100 km/h.Ciclone Mediterraneo in formazione tra il 24 e il 28 Marzo.

Un fattore da tenere in considerazione anche per le prossime settimane/mesi sarà la temperatura già fin troppo elevata dei nostri mari, che potrebbe provocare l'esacerbazione di questo tipo di fenomeni.

Secondo un recente studio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) le temperature sempre più elevate di mari (dovute al cambiamento climatico provocato dalle attività dell'uomo) stanno favorendo un aumento delle precipitazioni e degli eventi meteo estremi. Infatti, valori termici sempre più elevati si traducono in una maggiore evaporazione dai mari e dunque in una concentrazione sempre più elevata di umidità nei bassi strati dell'atmosfera, la vera energia potenziale di cui si nutrono tempeste e cicloni.