Meteo, quando finisce il caldo africano? C'è la data. Non aspetteremo tanto...

Meteo, caldo africano finisce. Ecco quando

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Meteo, piogge e fresco. C'è la data. Ecco quando finisce il caldo africano


Quando finisce il caldo africano e record? Ora c'è una data.

Il caldo rovente e anomalo portato dall'anticiclone africano, denominato Caronte, non concede tregua all'Italia se non per veloci break temporaleschi che peraltro interessano solo poche regioni. Ebbene, queste condizioni meteo-climatiche persisteranno anche nella prima parte di luglio; tuttavia, gli ultimissimi aggiornamenti meteo hanno fatto emergere una novità importante per la seconda decade del nuovo mese.

Ma andiamo con ordine. I primi giorni di luglio - scrive www.ilmeteo.it - saranno all'insegna dell'ennesima fiammata africana con temperature previste ancora una volta ben oltre le medie climatiche. La responsabilità di questo particolare blocco atmosferico che dura ormai da tante settimana è tutta di un promontorio del più vasto anticiclone africano che continua ad inviare masse d'aria sub-tropicali dall'interno del Deserto del Sahara. Insomma, pare che dovremo fare i conti con valori senza precedenti, sia per durata, sia per intensità, con temperature di circa 8°C superiori a quanto ci si aspetterebbe nelle prime settimane di luglio.

Nella pratica, almeno fino al 6 luglio ciò rischia di tradursi in ripetute ondate di calore in arrivo dal cuore dell'Africa, con punte massime pronte a schizzare ben oltre i 35°C, soprattutto in Val Padana, sulle zone interne delle due Isole maggiori (qui addirittura si potrebbero toccare i 42/43°C) e su parte del Centro. Insomma, alcuni record della famigerata Estate del 2003 (la più calda da quando si fanno rilevazioni) potrebbero addirittura cadere se questo trend dovesse essere confermato.

I primi segni di cambiamento potrebbero intraveders verso la fine della prima decade del mese. Dando uno sguardo agli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo pare infatti che una vasta depressione centrata sulla Penisola Scandinava possa inviare correnti più fresche fin sul nostro Paese; l'ingresso di questi spifferi instabili in discesa dal Nord Europa potrebbe agire da innesco per lo scoppio, talvolta improvviso, di forti temporali, anche accompagnati da grandine, a partire dalle regioni più settentrionali e quelle adriatiche.

Successivamente, ed è questa la notizia più succosa, un nuovo assetto sinottico che dovrebbe materializzarsi dopo il 10 del mese: dopo tanto tempo tornerebbe ad affacciarsi sull'Europa occidentale l'alta pressione delle Azzorre, la vera protagonista delle estati italiane. Se ciò venisse confermato è lecito attendersi un periodo sì stabile e soleggiato (anche caldo), tuttavia senza gli eccessi roventi di questo ultimo folle periodo.