A Milano domani temporali, allerta meteo sul Pride

Il Centro Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha diramato un'allerta gialla a partire dalle 14 di domani fino alle 6 di domenica

Pride Roma
Milano

A Milano domani temporali, allerta meteo sul Pride

Il Milano Pride inizierà a partire dalle ore 15.00, sabato 29 giugno, in via Vittor Pisani. Oltre alle associazioni lgbt ci sarà anche la segretaria del Pd Elly Schlein che sfilerà con il carro del Partito democratic. La giunta di Palazzo Marino ha approvato la concessione del patrocinio comunale al Milano Pride 2024 "per ribadire l'impegno dell'amministrazione a favore dei diritti della comunità Lgbtqia+ e contro ogni forma di discriminazione".

A Milano domani temporali, allerta meteo sul Pride

Sarà un sabato di temporali a Milano, quando in città si terrà anche la parata del Pride, tanto che il Centro Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha diramato un'allerta gialla (ordinaria) a partire dalle 14 di domani fino alle 6 di domenica. 
 Il Centro Operativo Comunale della Protezione civile sarà attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro e per coordinare gli eventuali interventi in città. Durante l'allerta meteo il Comune invita i cittadini a non sostare nei sottopassi, nelle aree a rischio esondazione di Seveso e Lambro, sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende.
 

Pride: Ebrei lgbt, usare parola genocidio e' fuori luogo

"Usare la parola genocidio da parte di chi organizza" il Pride "e' assolutamente fuori luogo. Questo e' fare razzismo. Noi ci siamo sentiti esclusi. Perche' dall'anno scorso a quest'anno non possiamo essere tranquilli a girare nel Pride e a rivendicare le nostre identita' come fanno altri?". Lo ha affermato Raffaele Sabbadini, presidente di Keshet Italia, associazione ebraica LGBTQ+ che ha deciso di non prendere parte neanche al Pride di Milano "a causa del clima d'odio creatosi attorno alla sua partecipazione" dopo il 7 ottobre. L'odio crescente intorno alla comunita' ebraica e l'uso di parole come genocidio, come ha fatto la presidente di Cig Arcigay Milano Alice Redaelli in una intervista di pochi giorni fa, ha spiegato Sabbadini, hanno portato quindi all'auto espulsione degli ebrei lgbt dalla manifestazione che si terra' sabato a Milano. Ma non solo, anche Keshet Uk ha preso la stessa decisione a Londra. E a questo proposito, ha affermato il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum, "il sindaco Sala avrebbe dovuto fare come Gori", ex sindaco di Bergamo, citta' in cui gli organizzatori hanno esplicitamente dichiarato che la presenza di bandiere israeliane al Pride non erano gradite, e ritirare il patrocinio "perche' non si possono usare parole come genocidio". Dopo il saluto di Nahum e Sabbadini hanno preso la parola, Alessandro Cecchi Paone, intervenuto a nome dell'associazione LGBTI "Certi diritti" e di +Europa, Manuela Sorani della Comunita' ebraica di Milano, Klaus Davi, giornalista e massmediologo e Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva. 

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