A Salute Direzione Nord il valore della sostenibilità sociale per la salute
Il valore della sostenibilità sociale per la salute, uno dei temi centrali della 23esima edizione di “Salute Direzione Nord"
A Salute Direzione Nord il valore della sostenibilità sociale per la salute
Il valore della sostenibilità sociale per la salute è stato uno dei temi centrali della 23esima edizione di “Salute Direzione Nord”, tenutasi il 24 giugno ed ospitata presso il Belvedere 39° di Palazzo Lombardia a Milano. La manifestazione, promossa dalla Fondazione Stelline e organizzata da Inrete, ha goduto del patronato di Regione Lombardia e del patrocinio del Comune di Milano. Presenti oltre 60 relatori, tra i quali i ministri Orazio Schillaci, Andrea Abodi, Giuseppe Valditara, Alessandra Locatelli, il governatore lombardo Attilio Fontana e il presidente di Aifa Robert Nisticò.
Il panel "Il valore della sostenibilità sociale per la salute"
Nel panel delle 13 “Il valore della sostenibilità sociale per la salute” sono intervenuti Emanuele Monti, presidente Commissione IX Sostenibilità sociale della Regione Lombardia, Emanuela Droghei, vicepresidente della Commissione IV Bilancio della Regione Lazio, Lamberto Bertolè, assessore al welfare e salute del Comune di Milano, Giuseppe Quintavalle, commissario Asl Roma 1, Luca Degani, presidente Uneba Lombardia, Marco Riva, presidente Coni Lombardia, Adele Patrini, presidente C.a.o.s. e referente Favo Lombardia e Onofrio Mastandrea, general manager Incyte Italia.
Monti: "Servono politiche attuative per il settore sociosanitario"
“Si parla tanto di sostenibilità ambientale, di sostenibilità economica soprattutto in questo periodo di interlocuzioni internazionali ma poi c’è un tema cruciale che è quello del sociosanitario, fino ad arrivare alla casa e agli anziani. All’interno di questo ambito Regione Lombardia ha voluto creare una commissione di cui sono presidente con l’obiettivo di far dialogare ambiti differenti per trovare i migliori strumenti sul territorio di coinvolgimenti per avere politiche attuative in continuità con la riforma sanitaria lombarda”, ha affermato Emanuele Monti. “Noi abbiamo visto durante la pandemia che il coinvolgimento attivo del terzo settore, dell’associazione pazienti e delle società scientifica è centrale”. Fondamentale quindi passare dall’ascolto alla condivisione. “Il forum della sostenibilità sociale, che è questa grande iniziativa che si farà entro la fine dell’anno, metterà a terra tanti progetti anche legati al Pnrr che oggi necessitano risposte”.
Droghei: “Bisogna capire come sono state spese le risorse europee”
"Il Lazio rispetto alle altre regioni ha la specificità di avere la capitale che mangia molta dell’attenzione rispetto alle altre province. Questo ci ha permesso di creare un legame anche sociale che tenesse insieme tutto”. Un punto fondamentale è quello di capire come vengono spesi i soldi delle risorse europee. “Mi piace molto l’iniziativa di Regione Lombardia sul forum”, sottolinea Emanuela Droghei. “Il forum è uno strumento per un confronto e una partecipazione differente e ci permette di costruire risposte corali sui problemi che emergono”.
L’intervento dell’assessore Bertolè
“In Italia abbiamo 3,9 milioni di persone non autosufficienti. Di queste 300 mila sono in una Rsa. 1,1 milioni hanno la possibilità di avere la badante. Il resto sono gestiti da caregiver nella famiglia. Questo dato non può che accentuarsi. Diverse ricerche fatte a Torino e Bologna ci raccontano che in base a dove si vive, le situazioni di vita cambiano”, ha spiegato Lamberto Bertolè. Di notevole importanza quindi è capire il ruolo che ha la politica in tutto questo. “È finita la campagna elettorale, abbiamo bisogno di alzare lo sguardo, andare oltre i singoli progetti e provare a dirci cosa fare per superare queste sfide. Io credo che il coinvolgimento delle città sia fondamentale”. O si crea un’alleanza forte oppure sarà difficile seguire le sfide del futuro. “Pensiamo al tema delle persone senza dimora. È evidente che c’è un nesso fortissimo tra politiche migratorie e l’homelessness. O cambiano le politiche migratorie o scaricheremo sui territori i problemi”.
Quintavalle: “La ricerca è la vera sostenibilità”
“Il titolo “la ricerca è la vera sostenibilità” è giusto. La società è cambiata. Io mi vanto di lavorare nel servizio sanitario pubblico”, ha dichiarato Giuseppe Quintavalle. “ Siamo una delle regioni più ricche e virtuose al mondo per quello che possiamo fare”. Ma c’è una grande complessità. “I numeri parlano chiaro, siamo il secondo paese per longevità ma il secondo come percezione negativa. Mi chiedo perché l’italiano medio è sempre scontento e sfiduciato. Nella città più difficile e complessa, come Roma, stiamo facendo una serie di azioni che servono per il settore sociosanitario”. Si parla quindi di appropriatezza. “La sostenibilità da sola non esiste, se non con l’appropriatezza”.
Degani a Salute Direzione Nord sul ruolo della popolazione anziana
“Cosa può fare una popolazione anziana? Poco. Fondamentalmente abbiamo il mondo degli anziani che deve accettare che si deve cambiare il sistema non solo di organizzazione, ma anche di finanziamento”, ha dichiarato Luca Degani. “Esiste una sanità assicurativa e collettiva che devono essere messe in rete col sistema sanitario nazionale. Qualche giorno fa è uscita la notizia che la cassazione ha detto che l’alzheimer è una malattia che deve essere totalmente a carico del Sistema sanitario nazionale. Ma a carico di chi? A carico di soggetti giovani?”.
Il presidente Coni Lombardia Riva a SDN: "Sport soluzione per integrazione e sostenibilità"
“Lo sport è una delle soluzioni per l’integrazione e la sostenibilità . In Lombardia ci sono 3 milioni di tesserati Coni. Sono i valori che vengono portati in campo. La trasmissione di questi valori è la cosa importante e la Lombardia è una regione trainante”. Per vincere quindi è sempre necessario un lavoro di squadra. Spiega Marco Riva: “C’è sempre bisogno di uno staff tecnico, di un medico e dei familiari. Sono importanti tutti. Dobbiamo muoverci come sistema e così potremo vincere”.
Patrini: "Il welfare community può muovere montagne"
“Vorrei accendere un riflettore sul welfare community. Stiamo attraversando un periodo storico dove da welfare state si è passati alla community”. Presupposto imprescindibile è la formazione e la comunicazione. “Rendere partecipi i cittadini è la vera sfida. Così si costruisce qualcosa di fondamentale. Co-organizzazione e co-responsabilità”. Il welfare community, secondo Adele Patrini “può muovere montagne”. “Si creano reti di servizi estremamente concrete che danno risposte innovative. Quando la community si incontra col settore del cancro al seno, si fa la differenza”. Differenze che diventano fondamentali. “Quando parliamo di 60mila donne che si ammalano all’anno di tumore al seno, parliamo di qualcosa di etico e filosofico. A fronte di questo dato inquietante c’è un dato rassicurante, che sono i dati di cura. La prevenzione e la diagnosi precoce non è un fatto medico, ma culturale”.
Mastandrea a Salute Direzione Nord sullo stigma delle malattie
“Il caso della vitiligine è importante. Fino a qualche anno fa non veniva considerata una malattia. Questi pazienti hanno subito un grandissimo stigma e sono stati ai margini del sistema anche sanitario perché non c’erano dei presidi. Si è lavorato con le istituzioni e oggi c’è una proposta di legge che vuole inserire la vitiligine all’interno delle malattie”. Il motivo per il quale questa malattia è un esempio di disagio sociale è evidente. “I pazienti che sono oggetti di stigma non producono socialmente. Integrandoli nella società ci sarebbe un vantaggio di mezzo miliardo nel Pil”, ha dichiarato Onofrio Mastandrea.