A2A aggiorna il piano industriale: 18 miliardi di investimenti in dieci anni

A2A, il consiglio di amministrazione approva l'aggiornamento del piano industriale 2030: obiettivi finanziari e investimenti in crescita

Marco Patuano
A2A
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A2A aggiorna il piano industriale: 18 miliardi di investimenti in dieci anni

Il Consiglio di Amministrazione di A2A, presieduto da Marco Patuano, haesaminato e approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2030 che rafforza con ulterioridue miliardi di investimenti, l’impegno verso la decarbonizzazione, in anticipo rispetto agli obiettiviprevisti da COP26.

Il Piano pone le basi per raggiungere l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette (sia scope 1sia scope 2) generate dal Gruppo al 2040 e rafforza i business che possono contribuire alla transizioneecologica del Paese.

Economia circolare e transizione energetica si confermano i due pilastri del Piano che racchiudono leazioni concrete del Gruppo, a cui contribuiscono tutte le Business Unit (Energia, Ambiente e SmartInfrastructures.

Un 2021 oltre le aspettative

La nuova strategia ha consentito ad A2A di crescere nel primo anno dell’attuale Piano decennale, diconsolidare i propri business e rafforzare la presenza su tutto il territorio nazionale.Nell’ambito dell’economia circolare il Gruppo ha finalizzato l’acquisizione dell’unico impianto ditrattamento dei rifiuti industriali in Calabria mentre sono state depositate nuove istanze perrealizzare infrastrutture di trattamento e smaltimento rifiuti in diverse Regioni del Centro e Sud d’Italia.A supporto della transizione energetica, sono stati acquisiti portafogli di impianti di generazione da fontirinnovabili, consentendo di anticipare di due anni gli obiettivi di incremento nella generazione dienergia green previsti nel Piano. In questa direzione vanno anche gli accordi siglati a febbraio 2021

Nuova denominazione della BU Reti e Calore con Octopus Renewables e nei giorni scorsi con Ardian, che possono consentire ad A2A l’acquisizionedi portafogli di impianti sia eolici che fotovoltaici localizzati in Italia e in Spagna con una potenzacomplessiva di 173 MW (Octopus) e 352 MW (Ardian). Tali operazioni permettono al Gruppo diconsolidare la posizione di secondo operatore nelle rinnovabili e la presenza sul territorio nazionale,rappresentando inoltre un primo passo di sviluppo di impianti rinnovabili in Europa.La crescita della base clienti anche al di fuori del perimetro storico di A2A, grazie all'aggiudicazione didiversi lotti nelle Aste per il Servizio a Tutele Graduali e ad un nuovo impulso allo sviluppo commercialeverso clienti business, ha ampliato la dimensione nazionale del Gruppo.

Trend della transizione ecologica

Il contesto geo-politico e l’evoluzione dell’emergenza climatica hanno contribuito a rendere ancor piùsolidi i pilastri strategici del Piano di A2A: economia circolare e transizione energetica. La COP26 tenutasia Glasgow ha evidenziato la necessità di raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050 e rinforzatol’importanza degli obiettivi legati alle emissioni di gas serra previsti nell’Accordo di Parigi.Anche da questa consapevolezza A2A ha deciso di anticipare di 10 anni l’obiettivo di emissioni zero.Entro il 2040 il Gruppo raggiungerà la neutralità carbonica sulle emissioni dirette e indirette (c.d.scope1 e scope2) attraverso un mix equilibrato e graduale di interventi: sviluppo delle energierinnovabili, soluzioni di carbon capture e phase-down dei business carbon intensive.

Questo percorsovirtuoso prevede il miglioramento del fattore emissivo di Gruppo al 2030 rispetto all’obiettivo approvatodalla Science Based Targets initiative (216 gCO2/kWh nell’attuale Piano vs 230 gCO2/kWh certificati SBTi)e di conseguenza la riduzione del 49% delle emissioni specifiche di A2A rispetto al 2017.Decarbonizzazione e transizione energetica sono supportate anche dal contributo sinergico del secondopilastro del Piano, l’economia circolare. Dalla sua valorizzazione derivano, infatti, due importanticomponenti: le molecole green quali l’idrogeno e il biometano.

Nuovi Sviluppi Strategici: mobilità sostenibile, idrogeno green, bio-metano

I principali elementi di novità dell’aggiornamento di Piano si inseriscono nel solco degli obiettivi globalidi riduzione dell’impronta carbonica. Circa il 30% delle emissioni di CO2 in Italia derivano dal settoredella mobilità. Abbattere le emissioni di CO2 dai trasporti di merci e persone sarà possibile con unapenetrazione sempre più rilevante di auto elettriche e mezzi pesanti alimentati a idrogeno e bio-GNL.Nel 2021 l’8% delle auto vendute in Italia sono state elettriche (pure e ibride plug-in) ed è unapercentuale destinata a crescere nei prossimi anni.

Per favorire l’adozione di questo modello di mobilità  sostenibile A2A ha quadruplicato l’installazione di infrastrutture previste rispetto allo scorso Piano:24 mila punti di ricarica elettrica al 2030 con un focus sulla bassa potenza (fino a 7kW) e sull’altapotenza (oltre 50 kW), per favorire sia una modalità di erogazione lenta (ad. es. durante la notte) siarapida (simile a quella delle stazioni di rifornimento tradizionali). Per quei segmenti di mobilità la cuievoluzione non è prevista verso l’elettrico, A2A vuole mettere a disposizione soluzioni green qualiidrogeno verde e bio-GNL. Il Gruppo ha in programma di sviluppare infatti oltre 60 impianti dibiometano di cui almeno 5 con liquefazione per ottenere bio-GNL, mentre per la produzione diidrogeno si potranno sfruttare fonti di energia prodotta continuativamente come quella deitermovalorizzatori, con un modello di business decentralizzato basato su ecosistemi locali al serviziodell’industria e del trasporto pesante.

Economia Circolare, 7 miliardi di investimenti 2021-2030

Nell’aggiornamento di Piano, A2A ha rivisto al rialzo tutti i target economici e di business legati al pilastrodell’economia circolare.

Gli investimenti, in crescita del 18% con un target EBITDA di 1,2 miliardi di euro, sono destinati alleattività di chiusura del ciclo dei rifiuti, a quelle per il recupero del calore disperso a beneficio delteleriscaldamento e al ciclo idrico integrato.

Il 2021 ha confermato le criticità strutturali italiane nella gestione dei rifiuti e, a differenza dei principaliPaesi europei, l’Italia è lontana dall’azzeramento del ricorso alla discarica. In termini di gas inquinanti, lediscariche emettono circa il 50% di CO2 in più rispetto agli impianti di termovalorizzazione (WTE) e nonconsentono il recupero di energia o calore. Con l’aggiornamento del Piano Industriale A2A haulteriormente innalzato gli obiettivi legati al recupero di materia e di energia dai rifiuti e dagli scartiagroalimentari e zootecnici. Il Piano prevede la realizzazione di nuovi impianti per il recupero dimateria per un totale di 2,2 milioni di tonnellate al 2030. I principali sviluppi si concentreranno neltrattamento della frazione umida e della carta, attraverso i quali A2A potrà crescere fino a raggiungereuna piena chiusura del ciclo dei rifiuti.

Nel ciclo idrico l’obiettivo del Gruppo è contribuire al superamento delle infrazioni UE con unariduzione delle perdite idriche lineari del 23% (mc/km/giorno) e sviluppando una nuova capacità didepurazione. Nel teleriscaldamento sarà raddoppiato in arco piano l’utilizzo di energia recuperata dacascami termici o proveniente da fonti rinnovabili.

Transizione Energetica, 11 miliardi di investimenti 2021-2030

La crisi climatica in corso evidenzia la necessità di accelerare la transizione energetica dalle fonti fossilia quelle rinnovabili. In questo ambito, A2A aumenta gli investimenti del 15% con un target EBITDAdi 1,7 miliardi di euro al 2030: la revisione del Piano Strategico include l’anticipazione della crescitadel portafoglio di impianti green e un forte incremento nella mobilità elettrica.A2A accelera la crescita nella generazione di energia green con l’installazione del 20% della nuovacapacità rinnovabile entro il 2023 (vs 8% precedente Piano). Grazie all’accelerazione nelle rinnovabili, ilGruppo ha ampliato la produzione di energia verde con 4,7 TWh in più rispetto al precedente Piano. Lanuova pipeline di sviluppo, pari a 2,5 GW, è costituita da un mix tecnologico bilanciato - 61% solare e39% eolico - e da uno stato di avanzamento dei progetti in linea rispetto alle attese.Per garantire la flessibilità del sistema elettrico nazionale, A2A svilupperà un mix di soluzioni tra cui unnuovo ciclo combinato a gas abilitato a blending con idrogeno, un nuovo gas peaker (già autorizzato),storage elettrochimico e 4 potenziamenti CCGT (già autorizzati) che contribuiscono all’aumento di 1,7GW in nuova flessibilità al 2030.

A2A conferma il proprio impegno a favore dell’elettrificazione dei consumi - con una crescita del 150%della base clienti elettrici al 2030 - e il contestuale miglioramento dei servizi offerti, diffondendo unacultura a sostegno di un consumo responsabile.

Nel segmento E-Mobility A2A quadruplica il target di installazione di punti di ricarica per veicolielettrici (24.000 al 2030 vs 6.000 nel precedente Piano), con una market share relativa in Italia del 15-20%, attivando investimenti pari a 300 milioni di euro, con l’obiettivo di confermarsi tra i primi 3 ChargingPoint Operator nazionali. Previsto inoltre lo sviluppo delle attività Mobility Service Provider, con oltre200 mila clienti del servizio di ricarica a fine Piano.

Social & Governance

Gli obiettivi ESG sono sempre più integrati nella strategia di A2A e in questo update di Piano il Gruppoha individuato sfidanti traguardi nella dimensione sociale e di governance in cui opera.Il primo anno di Piano è stato segnato da una cresciuta attenzione nella gestione delle risorse umaneper il protrarsi dell’emergenza Covid-19, accelerando una piena digitalizzazione delle attività egarantendo alle risorse operative impegnate nei servizi essenziali sul territorio il supporto necessario percontinuare a lavorare in sicurezza. A2A ha proseguito nelle attività di talent attraction ed employerbranding grazie all’utilizzo di piattaforme digitali, con 1.300 nuovi ingressi. I percorsi di formazione a  favore dei propri dipendenti sono proseguiti erogando oltre 216 mila ore di formazione ecoinvolgendo 9.400 dipendenti.

Inoltre, nel solco dei trend identificati nel Piano Strategico, il 60% deidipendenti è stato coinvolto in corsi di formazione sulla sostenibilità e sui Sustainable DevelopmentGoals dell’ONU con l’obiettivo di raggiungere tutto il personale entro il 2026.L’approccio di A2A alla diversità e all’inclusione si fonda sui principi di integrità e sulla tutela dellapersona all’interno dell’ambiente di lavoro. A conferma di tale approccio nell’ultimo anno A2A haadottato la policy sui diritti umani, ha effettuato la dichiarazione di impegno sui temi Diversity, Equityand Inclusion ed infine è stata inclusa nel Bloomberg LP Gender Equality Index.

Nel 2021 A2A ha aumentato del +11% (Vs 2020) la percentuale di donne nei CdA di società del Gruppo.E’ stato istituito il nuovo indicatore Gender Balance CdA, per garantire che il genere meno rappresentatoottenga almeno un terzo dei componenti del consiglio di amministrazione, con un target al 2030 del90% (2021 si attesta al 43%). A2A si impegna inoltre a raggiungere il 50% di donne tra i nuovi assuntial 2026 (+5% vs 2021F) e infine a raggiungere il target al 2030 del 21% di ore di lavoro effettuate inremote working.

Prosegue inoltre il percorso per incrementare una Supply Chain sostenibile confermato anchedall’adozione di due nuove policy: Sustainable Procurement per promuovere pratiche di responsabilitàsociale e ambientale tra i fornitori, che stimolino il miglioramento delle performance ESG lungo tutta lacatena di fornitura e Stakeholder Engagement per rafforzare il rapporto con il territorio. In questo primoanno di Piano il 95% degli acquisti è stato affidato ad imprese italiane, il 50% dell’ordinato provieneda fornitori valutati con indicatori ESG (target al 2030 90%) e si conferma l’impegno di raggiungere al2030 un’incidenza dei criteri di sostenibilità nel processo di vendor rating pari a 30%.

Per A2A innovazione significa creare un ecosistema aperto, diffuso e interconnesso. Nel 2021 il Grupposi è confrontato con 643 start up di cui 7 sono entrate in portafoglio tramite il Corporate Venture Capital(CVC). Attraverso l’ecosistema di innovazione sono state effettuate 43 sperimentazioni, 11 iniziative dicrowdsourcing ed è stato depositato un brevetto. A2A diffonde la cultura dell’innovazione stimolandola partecipazione diffusa e continuativa dei dipendenti alle diverse iniziative (concorsi di idee,programmi di intrapreneurship, etc..): nel 2021 sono state coinvolte 3.000 persone con 546 proposte daicui sono emerse 8 idee diventate progetti in fase di realizzazione.

L’obiettivo al 2030 sulle tematiche di innovazione è quello di effettuare investimenti 100% allineatiagli obiettivi ESG, confermarsi il primo fondo di CVC su transizione energetica ed economia circolare,incrementare del 40% i progetti in via di sperimentazione con un focus sull’intelligenza artificiale.

EBITDA E UTILE NETTO DI GRUPPO

L’aggiornamento del Piano Strategico 2021-2030 prevede una crescita in termini di Ebitda ancora piùambiziosa di quanto indicato lo scorso anno, passando da circa 1,4 miliardi di euro del 2021 a circa 2,9miliardi di euro del 2030, con un CAGR 2020-2030 pari al 9%.

L’Ebitda della Business Unit Energia è atteso raddoppiare, passando da 0,6 miliardi di euro nel 2021 acirca 1,2 miliardi di euro nel 2030, principalmente grazie al contributo della nuova capacità FER (+3,9GW rispetto al 2020) e all’incremento della base clienti (+150% clienti power e +25% clienti gas rispettoal 2021), anche a seguito del termine del mercato tutelato. Sono inoltre previsti investimenti in flessibilitàe l’avvio di un nuovo impianto CCGT ad alta efficienza, funzionale a garantire sicurezza e flessibilità allarete nazionale nell’importante fase di transizione alle rinnovabili.

La crescita della Business Unit Ambiente è trainata sia dalla realizzazione che dall’acquisizione di impiantidi trattamento finalizzati alla chiusura del ciclo dei rifiuti, al potenziamento del recupero di materia e dienergia. La marginalità operativa (Ebitda) è attesa crescere da 0,3 miliardi di euro nel 2021 a 0,85 miliardidi euro nel 2030.

Nella Business Unit Smart Infrastructures, infine, l’Ebitda è in crescita da 0, 5 miliardi di euro del 2021 a0,89 miliardi di euro del 2030. Gli importanti investimenti previsti saranno indirizzati soprattutto allo  sviluppo delle Rete elettrica e idrica (con gestione impianti di depurazione) e al potenziamentodel teleriscaldamento. Verrà potenziato anche il settore della mobilità elettrica, con l’ambizione di esseretra i 3 top charging points operators italiani: al 2030, infatti, il Gruppo A2A deterrà una quota di mercatocomplessiva in Italia tra il 15% e il 20% con oltre 24 mila colonnine di ricarica installate a fronte di oltre0,3 miliardi di euro di investimenti.

L’Ebitda associato a questo business sarà di 80 milioni di euro al 2030.Lo sviluppo della marginalità risulta ben bilanciato, non solo fra le diverse Business Unit ma anche intermini temporali. La crescita è attesa già a partire dai primi anni di Piano con Ebitda in incremento a1,60 miliardi di euro nel 2023, rispetto a 1,4 miliardi del 2021.Anche l’utile netto di Gruppo, escluse le poste non ricorrenti, è destinato a crescere in modo consistente,passando dai 335 milioni di euro del 2020 a circa 780 milioni di euro nel 2030 (+9% crescita mediaannua).

INVESTIMENTI

L’aggiornamento di Piano Industriale, per consentire il conseguimento degli obiettivi ambiziosi come sopra descritto, prevede investimenti per complessivi 18 miliardi di euro nel periodo 2021-2030, in incremento di 2 miliardi di euro rispetto al Piano presentato lo scorso anno. Tale incremento è ascrivibilea:

- +0,6 miliardi di euro BU Energia, imputabile all’ulteriore impulso nel piano di acquisizione delleFER, all’incremento degli investimenti sugli impianti esistenti in termini di flessibilità e per ilmantenimento delle concessioni idroelettriche in essere;

- +0,8 miliardi di euro BU Ambiente, a seguito del cospicuo potenziamento previsto nel compartoBioenergie/Biometano e all’individuazione di ulteriori iniziative di investimento nel compartoWaste-to-Energy;

- +0,6 miliardi di euro BU Smart Infrastructures, per il potenziamento di investimenti nel compartoReti e al sopra descritto potenziamento dei target individuati nel business della mobilità elettrica. Dei 18 miliardi complessivi che il Gruppo realizzerà nel periodo 2021-2030, la maggior parte saràfocalizzata sulla transizione energetica (61%, pari a circa 11 miliardi di euro), e circa 7 miliardi di eurosaranno destinati allo sviluppo dell’economia circolare.

Forte è l’impegno del Gruppo nella sostenibilità: circa il 70% degli investimenti complessivi rientra nellacategoria degli investimenti sostenibili in coerenza con i criteri identificati dalla Tassonomia EU. Il 90% degli investimenti contribuisce agli obiettivi di sostenibilità definiti dalle Nazioni Unite (UN SDGs).Dal punto di vista delle Business Unit, la BU Energia è destinataria di circa 7 miliardi di euro (39% deltotale) degli investimenti, la BU Ambiente di circa 5 miliardi di euro (28% del totale) e la BU SmartInfrastructures di circa 6 miliardi di euro (33% del totale).Infine, circa il 70% degli investimenti riguarda business regolati o contrattualizzati.

DIVIDENDI

L’aggiornamento del Piano 2021-2030, nonostante l’incremento degli investimenti, conferma i target didistribuzione dei dividendi agli azionisti:

- Almeno 8,2 centesimi di euro per azione sull’utile del 2021- Almeno 8,5 centesimi di euro per azione sull’utile del 2022- Almeno 8,7 centesimi di euro per azione sull’utile del 2023Per gli anni successivi, si conferma una crescita minima pari al 3% all’anno.

STRUTTURA DEL CAPITALE E FINANZA SOSTENIBILE

L’aggiornamento del Piano 2021-2030 conferma l’attenzione del Gruppo verso un’equilibrata strutturadel capitale finalizzata a mantenere il profilo di credito di A2A ad un solido investment grade.Il rapporto FFO/NetDebt si mantiene sempre sopra le soglie di sicurezza e raggiunge l’apice, pari a28,8%, nel 2030.

Le esigenze di finanziamento verranno gestite con gli strumenti più adatti per garantire un’adeguatadiversificazione di fonti ed investitori ed un equilibrato profilo di scadenze. Il costo medio del debito,già in riduzione negli ultimi anni grazie alle azioni di ottimizzazione della struttura finanziaria di A2A, èatteso ridursi ulteriormente nei prossimi 10 anni (<1,7%), grazie anche al contesto favorevole delloscenario dei tassi, seppur previsti in aumento nei prossimi anni. Nell’aggiornamento di Piano, la duratamedia del debito di lungo termine è superiore a 7 anni.

Il percorso di finanza sostenibile, partito nel 2018 con la prima linea di credito Sustainability-Linked, haregistrato una forte accelerazione nel corso del 2021 grazie a pubblicazione del Sustainable Finance Framework, primo framework combinato Green e  Sustainability-Linked tra gli issuer italiani;

- emissione dell’inaugurale Sustainability-Linked Bond e del primo Green Bond con investimentiallineati alla tassonomia EU;

- sottoscrizione di una linea di credito sindacata Sustainability-Linked con risvolti sociali,prevedendo la donazione dei minori (o maggiori) interessi al Banco dell’energia onlus.

Tali azioni hanno consentito ad A2A di raggiungere un peso di debito ESG pari al 44% nel 2021. Lastrategia finanziaria di piano permetterà di accrescere il peso della finanza sostenibile a oltre il 70% al2026 e a oltre l’80% al 2030, migliorando i target previsti nel precedente piano (rispettivamente 60% e70%).