A2A presenta il nuovo piano strategico 2035. Mazzoncini: "Risultati record, in 9 mesi utile superiore all'intero 2023". VIDEO
A2A guarda al 2035 con un piano ambizioso: registrati investimenti e utile da record già nei primi 9 mesi del 2024
A2A presenta il nuovo piano strategico 2035. Mazzoncini: "Risultati record, in 9 mesi utile superiore all'intero 2023"
A2A ha tracciato una chiara rotta per il suo futuro con l’aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035, approvato dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Roberto Tasca. Con investimenti confermati a 22miliardi di euro, la società intende continuare il percorso di crescita definito a marzo 2024, fondato su due pilastri principali: transizione energetica ed economia circolare. “Guardiamo al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese,” afferma Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. Secondo Mazzoncini, questa visione di lungo periodo ha reso il gruppo capace di affrontare le attuali incertezze economiche e geopolitiche, raggiungendo risultati eccezionali che hanno superato ogni aspettativa.
Risultati da record e rafforzamento della competitività
I dati economici dei primi 9 mesi del 2024 evidenziano la solidità della strategia di A2A. Con un utile netto mai raggiunto prima, pari a oltre 700milioni di euro e superiore all'intero 2023, e un EBITDA stimato tra 2,28 e 2,32 miliardi, A2A è riuscita a incrementare la guida per l’anno in corso. Mazzoncini ha sottolineato che queste “ottime performance” hanno permesso di accelerare gli investimenti previsti, incrementando anche i dividendi per gli investitori. A2A ha destinato 898milioni di euro a nuovi progetti, tra cui impianti fotovoltaici e sistemi per il recupero di energia e materia. La posizione finanziaria netta si è stabilizzata a 4,011miliardi di euro, con una gestione che permette di mantenere il rapporto PFN/EBITDA a livelli sostenibili per la struttura finanziaria del gruppo, e una quota di debito sostenibile al 77%.
Leadership nel settore ambientale e innovazioni per la transizione energetica
L’impegno di A2A nella decarbonizzazione e nella sostenibilità non si limita ai numeri, ma si concretizza in azioni chiave: la costruzione di nuovi impianti rinnovabili, il sostegno all’elettrificazione e il riciclo delle risorse. Per potenziare l’autonomia energetica europea, il gruppo ha avviato progetti per il riciclo delle batterie al litio, trasformando i rifiuti in nuova “materia prima seconda”. Entro il 2035, l’azienda prevede di trattare oltre 7milioni di tonnellate di rifiuti e generare significative quantità di energia elettrica e termica. Gli obiettivi di lungo termine includono una capacità di 5,7 GW da fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni dirette e indirette del 65% entro il 2035. Il gruppo ha anche lanciato un Piano di Azionariato Diffuso, un’iniziativa che coinvolgerà i dipendenti, riflettendo il suo impegno verso un futuro sostenibile e condiviso.
Mazzoncini: "Nel 2024 un utile netto mai realizzato, di oltre 700 milioni"
"Le ottime performance economico-finanziarie ottenute nei primi nove mesi del 2024 hanno consentito di procedere piu' speditamente negli investimenti previsti dal nostro Piano. I risultati di questo terzo trimestre confermano ulteriormente la consistenza della nostra strategia: abbiamo raggiunto un utile netto mai realizzato prima di oltre 700 milioni di euro, superando quanto registrato in tutto il 2023." Lo afferma Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, commentando i risultati dei primi 9 mesi del 2024. "Con questi risultati abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Si tratta di obiettivi importanti che ci consentono di sostenere la competitivita' e accelerare nel percorso intrapreso per lo sviluppo di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese".
Mazzoncini: "Il piano 2035 di A2A è in linea con il rapporto Draghi"
"Guardiamo al 2035 con un piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all'autonomia energetica del Paese. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitivita' europea". Lo afferma l'ad di A2A, Renato Mazzoncini, commentando l'aggiornamento del piano strategico del gruppo. "La nostra visione di lungo periodo ci ha consentito di essere solidi di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche di questa fase storica, e di ottenere ottimi risultati, superiori alle previsioni - ha sottolineato -. Per questa ragione abbiamo potuto fare nuovi investimenti anticipando cantieri e rivedendo al rialzo i dividendi per i nostri investitori". Mazzoncini ha poi annunciato che "Dopo aver destinato importanti risorse per un ampio piano di 2 welfare a supporto della genitorialita' a favore dei dipendenti del Gruppo" A2A ha "deciso di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti un Piano di Azionariato Diffuso. Vogliamo coinvolgere tutti i colleghi nel percorso di crescita dell'azienda e condividere con loro i risultati di un lavoro costruito insieme."
A2A, investimenti da 22 miliardi sino al 2035, cedola al 4% annuo
A2A aggiorna il piano strategico 2024-2035 e conferma i 22 miliardi di investimenti (6 per l'Economia circolare e 16 per la Transizione energetica). Lo annuncia il gruppo indicando come obiettivi di piano un margine operativo lordo di 2,4 miliardi al 2027 e 3,3 miliardi al 2035, un utile netto di 0,7 miliardi al 2027 e superiore al miliardo a fine periodo. Inoltre, sottolinea uan nota, l'avanzamento nel percorso di crescita strutturale del Gruppo ha permesso un aggiornamento della politica dei dividendi. La nuova politica prevede una crescita sostenibile del dividendo per azione di almeno il 4% annuo, rispetto al 3% annuo previsto nel precedente Piano presentato a marzo 2024. 4. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione energetica e dell'Economia circolare, coniuga decarbonizzazione e competitivita'. Il Piano conferma investimenti per 22 miliardi di euro. Il 70% degli investimenti di sviluppo al 2030 e' gia' autorizzato o in corso di realizzazione.
A2A, Mazzoncini: "Sereni per il closing con Enel"
"L'ottima posizione di cassa ci rende sereni nel completare l'operazione" con Enel. Lo ha affermato l'amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini durante la presentazione dell'aggiornamento del piano industriale 2024-2035, facendo riferimento alla vendita della rete di distribuzione di Milano e Brescia da Enel ad A2A per 1,2 miliardi di euro. In particolare, l'operazione prevede l'acquisizione da parte di A2A del 90% di una societa' di nuova costituzione cui saranno conferiti gli asset di distribuzione elettrica di e-distribuzione della provincia di Milano (con esclusione di pochi comuni della cintura Nord) e, nel bresciano, della Valtrompia, per un totale di circa 800.000 POD, circa 5.000 km di cavi in media tensione, oltre 12.000 km cavi in bassa tensione, circa 9.500 cabine secondarie e 60 cabine primarie. "Alla fine dell'anno paghiamo all'Enel l'acquisizione della loro rete" ha confermato l'ad, spiegando che il passaggio della rete avverra' il 31 dicembre a mezzanotte.
L'azionariato diffuso per i dipendenti di A2A
A2A punta a promuovere e "favorire il senso di appartenenza al gruppo lanciando un nuovo piano dell'azionariato diffuso. Durante l'assemblea di aprile porteremo la proposta per far diventare tutti i nostri dipendenti azionisti del gruppo". Lo ha detto l'ad di A2A, Renato Mazzoncini. Come ha spiegato l'ad, "il piano si muove su due direttive: dando azioni gratuite divise su un piano triennale e poi offriremo la possibilita' ai nostri dipendenti di investire con meccanismi di premio inversamente proporzionali al ruolo aziendale". Il piano di azionariato sara' rivolto a oltre 13 mila dipendenti favorendo anche la "formazione in ambito finanziario" ha osservato Mazzoncini.
Il nucleare non è nel piano di sviluppo rinnovabili di A2A
"Non abbiamo il nucleare nel piano industriale, ma lo sviluppo delle rinnovabili". Lo ha sottolineato l'ad di A2A Renato Mazzoncini. "Ad oggi - ha aggiunto - il messaggio fondamentale e' non rallentare lo sviluppo delle rinnovabili a seguito degli studi sul nucleare" anche se a questi, "guardiamo con interesse". La possibilita' di sviluppo delle rinnovabili puo' portare l'autonomia eneregetica del paese dal 22 al 58%. "Questa e' la priorita' perche' le rinnovabili sono una tecnologia disponibile, che ci consente anche di abbassare i prezzi dell'energia - ha sottolineato- . Per la fase successiva, e salire dal 60 al 100% di autonomia energetica, bisogna riflettere su cosa fare". Le strade sono tre per l'ad di A2A: "l'import, la produzione con le centrali termoelettriche sfruttando la cattura della Co2 e il nuclerare". Come osserva Mazzoncini e' "Interessante il fatto che Ansaldo Nucleare sia al lavoro, ma i costi sono tra i 90 e i 110 euro al MWh, come il costo attuale dell'energia oggi".