Abusi in famiglia, ora gli spetta l'eredità. La figlia si oppone. VIDEO
Petizione di una 30enne per estendere la legge sulla "indegnità ereditaria": il padre commise abusi in famiglia, ora può beneficiare dell'eredità della moglie
Abusi in famiglia, ora gli spetta l'eredità. La figlia si oppone
Un appello su Change.org per chiedere che il loro padre non benefici dell'eredità della moglie da cui si era separato. Il motivo? L'uomo è stato condannato a tre anni di carcere per maltrattamenti e abusi sessuali in famiglia. Ma secondo la legge avrebbe diritto a ricevere la pensione di reversibilita' e l'eredita', condivisa con le figlie.
L'appello a Draghi e Cartapia per modificare la legge sulla "indegnità ereditaria"
Desiree Gullo, 30 anni, educatrice di Corsico, ha rivolto il suo appello accompagnandolo ad un video, rivolgendosi alla ministra della Giustizia Marta Cartabia, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi. La petizione ha superato le 36mila adesioni, con la richiesta di modificare la legge sulla 'indegnita' ereditaria', allargandola anche a questi reati
Il racconto della giovane: "Violenze domestiche e molestie sessuali nei confronti della mamma e di noi due figlie"
Desiree Gullo spiega: "Mia madre si era separata da mio padre nel 1998, in seguito a violenza domestica e molestie sessuali nei suoi e nei nostri confronti. Il processo e' durato tantissimi anni, durante i quali purtroppo mia madre si e' indebitata. Nel 2003 mio padre e' stato condannato a 3 anni di carcere, piu' al risarcimento per i danni morali, fisici e psicologici che ha causato a mia madre, a me e mia sorella. Il risarcimento era di 36mila euro. Inoltre con questa sentenza ha perso la patria potesta' e il diritto successorio, ma solo nei nostri confronti, non anche nei confronti di mia madre. I soldi del risarcimento non ci sono mai arrivati". Il 31 gennaio scorso la madre e' morta di Covid. Desire'e e la sorella, alle prese con le pratiche di successione, hanno scoperto di non essere le uniche eredi: i due non avevano mai divorziato e risultano ancora coniugati. Ma ora le due sorelle si oppongono alla prospettiva che loro padre benefici dell'eredità della donna.