AI, chat, virtual coaching: il futuro della riabilitazione sono gli exergame

In Lombardia, grazie ai fondi POR FESR, nasce un nuovo e innovativo polo di riferimento per la riabilitazione: RE-Hub-ILITY

di Debora Bionda
Affare Fatto
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RE-Hub-ILITY, in Lombardia la ricerca sulla riabilitazione ha un nuovo hub

In un Paese, come l’Italia, con una popolazione sempre più anziana, occuparsi di salute è non solo necessario ma urgente, in particolare quando si parla di patologie legate all’età. Guardare al futuro con queste premesse spinge le istituzioni a puntare su innovazione tecnologica e intelligenza artificiale per contrastare il decadimento fisico e cognitivo delle persone.

Ed è proprio la tecnologia a fornire oggi la risposta più efficace sul fronte della riabilitazione di pazienti cronici. Ne è un brillante esempio il progetto RE-Hub-ILITY (acronimo di Rehabilitative personalized home system and vIrtual coaching for chronic treatment in elderly).

L’Assessorato Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, convinto dell’importanza di investire sulla tecnologica al servizio della salute, è a tutti gli effetti fra i soci finanziatori di RE-Hub-ILITY, vincitore del bando regionale Call Hub Ricerca e Innovazione. Il progetto ha così potuto beneficiare di un sostegno economico di poco più di 3,8 milioni di euro (il valore complessivo stimato del progetto è di quasi 7,8 milioni di euro) a valere su fondi POR FESR 2014-2020.

RE-Hub-ILITY, i partner e gli obiettivi

RE-Hub-ILITY vede il coinvolgimento di un numeroso e variegato partenariato composto da ICS Maugeri (capofila), Università di Pavia - DIII,  Università di Napoli - DICMAPI, Info Solution, BTS Bioegineering, Athics, Digital Tales, Medas, LifeCharger.

L’obiettivo è quello di sviluppare efficaci strategie personalizzate di riabilitazione e assistenza domiciliare per pazienti cronici. Come? Attraverso nuove tecniche, dispositivi pensati ad hoc, exergame (videogame che stimolano abilità motorie e cognitive) e virtual coaching, integrati in una piattaforma complessiva che permette il coinvolgimento online di vari attori, dal paziente ai caregiver e agli specialisti della riabilitazione, in una commistione di competenze e conoscenze che solo la creazione di un hub di ricerca permette di ottenere.

La piattaforma altamente innovativa che verrà realizzata permetterà non solo di aiutare a domicilio i pazienti cronici, ma anche di ridurre i costi sanitari che le patologie croniche generano. Un modello che seppur nasca a livello regionale, potrà diventare nazionale e, perché no, pure internazionale.

RE-Hub-ILITY, come funziona l'innovativa piattaforma

“Stiamo lavorando a un sistema - racconta ad Affaritaliani.it l’ing. Marco Piastra, coordinatore del progetto, nonché Information Technology, Artificial Intelligence and Machine Learning Specialist – che riesca a estrarre da una sessione di riabilitazione a domicilio dei parametri utili per guidare il paziente nell'attività e per produrre un report sintetico che potrà poi essere inoltrato al terapista per una valutazione. Componente fondamentale del sistema è l’utilizzo dei cosiddetti exergame, giochi in grado di produrre motivazione, stimolo fisico e cognitivo. Gli esercizi vengono svolti dal paziente indossando dei dispositivi che servono per raccogliere informazioni su quello che il paziente sta facendo (posizione, postura, movimenti). Visivamente sarà un avatar a muoversi come il paziente sullo schermo del televisore domestico collegato a un computer che fa parte del kit che viene fornito al paziente in comodato per la durata della riabilitazione. Mentre il paziente si muove in un ambiente virtuale comandato dai dati dei sensori nel gioco gli viene richiesto di fare delle azioni appositamente pensate per lui”.

“L’exergame – prosegue Piastra - riceve da remoto il piano di riabilitazione prescritto dal terapista all’atto delle dimissioni del paziente e della consegna del kit. L’esecuzione a domicilio del piano viene poi monitorata dal terapista stesso. Il percorso di riabilitazione è personalizzato sulle esigenze del paziente e viene costruito dai clinici attraverso un'interfaccia specifica del sistema in cloud che contiene anche degli elementi di sistema di supporto alle decisioni cioè delle componenti di intelligenza artificiale che aiutano il terapista a personalizzare il piano.”

“Il paziente – aggiunge Piastra - può osservare i risultati della riabilitazione attraverso una app da installare sul proprio smartphone che ha lo scopo di fornire una sorta di virtual coaching e assistenza. Sia nell'exergame che nell’app è integrato un sistema conversazionale (chatbot) che ha lo scopo di dare informazioni, rispondere alle domande, promuovere aderenza al piano di riabilitazione. Intelligenza artificiale e psicologia sono alla base dello sviluppo della chat, con l’obiettivo di trovare delle interazioni efficaci attraverso delle domande che mirino a valutare anche la condizione psicologica e motivazionale del paziente. Sulla base della situazione della persona si possono inviare messaggi di incoraggiamento quando necessario e congratularsi per l’impegno dimostrato. Si tratta di sistemi personalizzabili in maniera semiautomatica a seconda del soggetto interagente. Dal canto suo, il terapista ha la possibilità, oltre che di definire e aggiornare online un piano di riabilitazione personalizzato e specifico, di seguire in modalità asincrona le attività del paziente e valutare la progressione riabilitativa in modo preciso e immediato.”

Il progetto ha anche un altro punto forte: è adatto a diverse cronicità e non solo a una patologia, grazie al fatto di aver individuato quei fattori comuni che rendono trasversale l’uso del dispositivo. Con RE-Hub-ILITY la riabilitazione diventa interattiva, stimolante e personalizzabile: se non è un gioco, ci si avvicina molto.