Da un’alleanza lombarda nanotecnologie per la Medicina di precisione
In Lombardia tecnologia e innovazione al servizio della Medicina di precisione grazie a un hub all'avanguardia: NEWMED
In Lombardia, nuove tecniche per la medicina di precisione
Nell’epoca della rivoluzione tecnologica che sta trasformando tutti gli ambiti della nostra vita, con risultati sorprendenti, molto sforzi vengano fatti – giustamente - in ambito medico. Uno dei progetti più innovativi nel settore è lombardo e vede la collaborazione fra istituzioni, mondo pubblico e imprese.
Stiamo parlando di NEWMED, progetto complesso e multidisciplinare destinato a sviluppare nuove tecniche basate sulla fotonica e sulle nanotecnologie per la diagnostica e la terapia di patologie tumorali, cardiache e per la chirurgia addominale. L’obiettivo ultimo è quello di trasferire le tecnologie sviluppate al sistema delle imprese lombarde in modo che vengano sviluppati materiali e dispositivi a supporto della medicina di precisione.
NEWMED è fra i vincitori del bando Call Hub Ricerca e Innovazione e potrà contare su un sostegno economico da parte dell’Assessorato Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia di oltre di 3 milioni di euro (il valore complessivo del progetto è di 6,6 milioni di euro) a valere su fondi POR FESR 2014-2020.
NEWMED, gli obiettivi del progetto
In NEWMED convivono tre diversi filoni di ricerca: 1) lo sviluppo di microscopi Raman per istopatologia intraoperatoria di lesioni tumorali; 2) lo sviluppo di metodi di imaging in fluorescenza per diagnostica e chirurgia di precisione; 3) la formulazione di nanovettori per il rilascio controllato di farmaci nel cuore malato.
Un progetto complesso, dunque, possibile solo grazie alla partnership tra il rinomato Politecnico di Milano, una struttura clinica di avanguardia come l’Humanitas IRCCS e tre innovative imprese lombarde: 3rdPlace Srl, Optec Spa, Bright Solutions Srl.
Intervistato da Affaritaliani.it, il prof. Dario Polli, coordinatore di NEWMED e professore del Dipartimento di Fisica del PoliMI, ci ha raccontato in cosa consiste il progetto. “Dentro NEWMED – spiega il prof. Polli – abbiamo tre grosse divisioni, tre gruppi di ricerca. L’obiettivo generale è di mettere assieme le nostre conoscenze sulla fotonica e le nanotecnologie, per la diagnostica e la terapia di diverse problematiche. Stiamo parlando di patologie tumorali, cardiache e per la chirurgia addominale. Vogliamo poi trasferire queste tecnologie alle imprese lombarde in modo che possano sviluppare materiali e dispositivi per la medicina di precisione. Sui tre progetti lavorano tre team diversi perché sono richieste competenze specifiche. Per esempio, sull'obiettivo uno e due sono necessarie conoscenze in ambito di ottica fisica mentre l'obiettivo tre richiede conoscenze di chimica”.
NEWMED, l'impatto sociale
“Puntare su NEWMED – aggiunge Polli - è stata una scelta vincente della Regione Lombardia perché ha finanziato un progetto che richiede una stretta rete tra partner privati e pubblici. La sinergia che si crea permette di crescere scientificamente, di conoscersi, di scambiarsi tecnologie, persone, esperienze e competenze. Tutto questo a livello territoriale è molto importante per far crescere il tessuto di ricerca e sviluppo lombardo e farlo diventare un fiore all'occhiello dell'Italia. Ma non solo, anche a livello internazionale soprattutto in Europa, la Lombardia rappresenta sempre più un punto di riferimento per lo sviluppo tecnologico dei dispositivi del futuro.”
“Il progetto – conclude Polli - ha coinvolto e sta coinvolgendo tantissime persone. Dal personale di staff a professori ordinari o associati, fino a ricercatori junior e senior, oltre a dei dottorandi. Il contributo economico ricevuto in gran parte è stato destinato proprio per attivare borse di studio e di dottorato. E questo è importante perché permette di formare dei giovani, le risorse del futuro, facendoli entrare in un laboratorio di ricerca al top a livello internazionale, con adeguati finanziamenti, che permettono loro di crescere e dare il loro contributo alla ricerca. Questi ragazzi, quando i risultati saranno comunicati, non faranno certo fatica a trovare lavoro sia in Italia sia all'estero. Iniziative del genere sono molto utili da un lato per formare i ricercatori del futuro, dall’altra per attrarre le migliori menti.”
Fuori dai laboratori di ricerca e calato nella realtà quotidiana, NEWMED permetterà attraverso una medicina mirata e personalizzata, di migliorare la qualità di vita di molti pazienti oncologici e non solo. E già questo ci sembra un buon motivo per fare il tifo per tutte le persone che oggi stanno mettendo a disposizione del progetto tutte le loro conoscenze per garantire un futuro migliore a chi si dovrà confrontare con malattie invasive e debilitanti.