Rifiuti organici e transizione green: in Lombardia lo scarto diventa risorsa
In una regione popolosa e produttiva come la Lombardia la gestione dei rifiuti organici è fondamentale. Con BIOMASS HUB gli scarti diventano risorse
BIOMASS, l'hub lombardo dove i rifiuti diventano risorse
La Lombardia, popolosa e altamente produttiva, si trova a dover aver a che fare con un’elevata quantità di rifiuti organici. Si pensi agli scarti agricoli degli allevamenti padani o ai rifiuti urbani derivanti dalla raccolta differenziata o ancora ai fanghi di depurazione. Un quantitativo enorme di rifiuti che in un’ottica di economia circolare può diventare una preziosa risorsa.
Per fornire soluzioni concrete alla necessità di valorizzare scarti organici e supportare il processo di transizione ecologica nasce il progetto BIOMASS HUB, vincitore del Bando Call Hub Ricerca e Innovazione, che riceverà un sostegno economico da parte dell’Assessorato Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia di poco più 4,3 milioni di euro (il valore complessivo del progetto è di oltre 9,4 milioni di euro) a valere su fondi POR FESR 2014-2020.
La trasformazione green dei rifiuti organici è l’obiettivo cardine del progetto che vede fra i partner: AGROMATRICI Srl del Gruppo Fratelli Visconti, Università degli Studi di Brescia, AB Impianti, ACQUA&SOLE del Gruppo Neorisorse, AMGA di Legnano, CREA, NASYS.
BIOMASS HUB, gli obiettivi del progetto
Ci siamo fatti spiegare dalla dott.ssa Elisa Casaletta, Project & grant manager di Agromatrici Srl del Gruppo Fratelli Visconti, referente per il partenariato del progetto, in cosa consiste il progetto BIOMASS HUB e come si può raggiungere l’obiettivo di creare un circolo virtuoso ed ecologico partendo dai rifiuti organici.
“La Digestione Anaerobica – sottolinea la dott.ssa Casaletta - si sta sempre più affermando quale sistema di gestione dei rifiuti organici e nella sola Lombardia negli ultimi 10 anni sono nati circa 600 impianti di Digestione Anaerobica. Purtroppo, la Digestione Anaerobica così come proposta non è economicamente sostenibile ponendo anche grossi problemi nella gestione degli scarti prodotti (i digestati). Le produzioni di energia elettrica e di biometano, ancorché di recente acquisizione, devono rispondere alle nuove richieste in tema di mobilità (anche elettrica), stoccaggio dell’energia prodotta e di un suo bilanciamento sulla rete nazionale, raggiungimento della greed-parity. Da qui la necessità di rivedere la Digestione Anaerobica immaginando percorsi virtuosi che facciano del rifiuto organico la base per la proposta di approcci innovativi di gestione del rifiuto declinati in logiche di recupero di materia e recupero di energia.”
BIOMASS, la vera forza sta nella collaborazione
“In un tale contesto – prosegue Casaletta - l’innovazione che si vuole apportare con questo progetto risiede nella proposta di un Hub Tecnologico Integrato, in cui soggetti pubblico-privati con know-how, expertise e tecnologie complementari tra loro, collaborano per la creazione e lo sviluppo di impianti tecnologici altamente evoluti e competitivi per la valorizzazione del rifiuto organico attraverso la produzione e gestione efficiente di energia elettrica e biometano in un’ottica di economia circolare.”
“BIOMASS HUB nasce dunque con l’ambizione di promuovere significativamente lo sviluppo dell’eco-industria sul territorio lombardo, mettendo a sistema le competenze lombarde scientifiche ed industriali nei settori dei prodotti bio-based, delle bioraffinerie integrate e nella gestione sostenibile dei rifiuti, attraverso la creazione di nuove filiere di valore, promuovendo una stretta sinergia con il sistema chimico-energetico, agricolo-rurale e agro-industriale”, chiarisce Casaletta.
BIOMASS HUB, ricadute su società e ambiente
Cercando di andare a vedere dove e come BIOMASS HUB andrà a generare un impatto positivo, possiamo identificare quattro principali aree d’intervento:
- Sostenibilità, promuovendo un modello economicamente e ambientalmente sostenibile in grado di fornire risorse sufficienti al proprio sostentamento e di assicurare lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione del territorio.
- Connettività e informazione, con la creazione di una piattaforma per la condivisione della conoscenza, della tracciabilità e delle risorse a disposizione delle imprese di waste management, delle istituzioni e dell’agricoltura.
- Smart mobility e architecture, agevolando la mobilità sostenibile attraverso la produzione e la gestione responsabile dell’energia.
- Nutrizione, con la promozione di filiere tracciate e trasparenti attraverso la certificazione della filiera “From field to fork” legata alla valorizzazione sostenibile e virtuosa dei fertilizzanti rinnovabili per garantire un cibo sano, sicuro e sufficiente.
Un progetto importante e articolato che consentirà da un lato di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e i relativi costi di investimento, dall’altro di diminuire i costi di gestione del rifiuto del 30% e una riduzione del 50% dell’uso di fertilizzanti chimici attraverso l’impiego razionale tracciato e geolocalizzato di fertilizzanti rinnovabili. Un risultato straordinario.
La transizione ecologica non può più aspettare, la Lombardia sta facendo la sua parte e ha le idee chiare su cosa è necessario fare in questo delicato momento storico: investire su ricerca e sviluppo per preservare il pianeta in modo sempre più efficace.