Agente immobiliare stupratore: spunta un altro caso (archiviato) a Bergamo
Anche una donna di Bergamo possibile vittima di Omar Confalonieri, ma la pratica fu archiviata. Il racconto della coppia milanese: "All'aperitivo era strano"
Agente immobiliare stupratore: spunta un altro caso (archiviato) a Bergamo
Si allarga l'inchiesta nei confronti di Omar Confalonieri, l'agente immobiliare 48enne arrestato a Milano con l'accusa di aver stordito una coppia con benzodiazepine, per poi violentare la donna durante un aperitivo legato alla compravendita di un box. Spunta infatti un nuovo caso sospetto a Bergamo: si tratta degli atti di un procedimento su una giovane narcotizzata e abusata che però furono ai tempi archiviati e che i pm milanesi hanno ora chiesto ai colleghi bergamaschi. Ma contro l'agente immobiliare si sono già fatte avanti altre due ragazze.
I verbali con la testimonianza della coppia: "A quell'aperitivo si comportava in modo strano"
Ansa nel frattempo ha diffuso alcuni passaggi dei verbali contenuti nell'ordinanza del gip Pepe emessa su richiesta dell'aggiunto Mannella e del pm Menegazzo, con le testimonianze della coppia milanese. La quale sperava che "quell'aperitivo finisse quanto prima", perche' avevano "notato che Confalonieri era molto strano". Ai due era venuto il sospetto, proprio nel corso di quell'aperitivo in un bar vicino alla loro casa e durante il quale avrebbero dovuto discutere di una compravendita di un box, che Confalonieri si stesse comportando in modo strano.
"Non si parlava assolutamente dell'argomento immobiliare, che era alla base del nostro incontro - ha spiegato la donna agli inquirenti - non aprivamo l'argomento perche' avevamo notato che Confalonieri era molto strano e quindi eravamo molto a disagio, sperando che quell'aperitivo finisse quanto prima". Il 48enne, tuttavia, era gia' riuscito, come documentato pure dalle immagini delle telecamere di sorveglianza del locale, ad iniettare con una siringa il farmaco nei due cocktail, andandosi a prendere i drink direttamente al bancone, mentre i gestori si lamentavano proprio di questo comportamento. E la coppia subiva gia' i primi potenti effetti del farmaco. Confalonieri "era nervoso, sudava in modo vistoso, fumava continuamente e sembrava che avesse gia' bevuto o assunto qualche sostanza", hanno messo a verbale dei testimoni. Tra l'altro, dagli atti dell'inchiesta dei carabinieri risulta pure che, dopo gli abusi subiti a casa, la donna sarebbe stata portata da Confalonieri anche nella sua abitazione. La vittima ricorda "di essere entrata nell'abitazione dell'uomo, ma non sapeva riferire che cosa fosse accaduto".
In un verbale del 13 ottobre la donna ha raccontato che Confalonieri, verso le 19 del 2 ottobre (erano stati tenuti sotto sequestro dalle 13), le disse che doveva riaccompagnarlo a casa con l'auto della coppia, cosa che lei non avrebbe mai fatto se fosse stata '"lucida", perche' non avrebbe mai lasciato "soli in casa la figlioletta e il compagno - scrive il gip - in quelle condizioni". Fu l'uomo a guidare e lei ricordava poi "di essersi fermata a casa del Confalonieri" e di avere anche bevuto "un caffe'" che l'uomo le aveva dato. Caffe' che l'agente immobiliare aveva fatto bere anche al marito nelle ore precedenti. Il compagno, rimasto nella loro abitazione, provo' a chiamarla, si legge sempre negli atti, dalle 18:55 fino alla 20:29, ma lei non riusci' mai a rispondere. Sempre stordita dalle benzodiazepine la donna torno' a casa con la sua auto dopo le 20.30. Nel frattempo, sempre dalle carte dell'inchiesta viene a galla che Confalonieri gia' il giorno prima aveva comprato farmaci con effetto narcotico e che poi quel 2 ottobre li acquisto' prima dell'aperitivo in una farmacia, facendosi addirittura prestare i soldi dalla coppia dicendo che non ne aveva. La stessa mattina del 2 ottobre, prima delle 9, aveva gia' tentato di farli comperare rivolgendosi ad una sua amica.
"Dopo aver provato ad acquistare il farmaco ricorrendo ad una persona da lui ritenuta affidabile - si legge - anziche' desistere dai propri intenti delittuosi, decideva di acquistarlo poi personalmente, quando gia' si trovava in compagnia delle persone offese, correndo peraltro il rischio di venire scoperto". Agli atti, infine, oltre a contatti con spacciatori per comprare cocaina di cui e' dipendente, ci sono pure i messaggi dei familiari dell'uomo che il 2 ottobre tentarono di mettersi in contatto col 48enne, che si rese "irreperibile" fino al mattino successivo.