Alan Rizzi: "Io non esco da Forza Italia, voglio la federazione"
Rizzi: "Io insisto sulla Federazione. Spiace che all'interno del partito ci sia chi abbia sempre messo i bastoni tra le ruote a questa indicazione"
Alan Rizzi: "Io non esco da Forza Italia, voglio la federazione"
di Fabio Massa
Grande fermento e qualche polemica in Forza Italia dopo l'addio di Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale lombardo che, insieme a Mauro Piazza, è passato alla Lega. E c'è chi si domanda in queste ore se ci saranno altre perdite in casa forzista a favore di Salvini o della Meloni. Lo abbiamo chiesto ad Alan Rizzi, sottosegretario con delega ai Rapporti con le Delegazioni Internazionali di Regione Lombardia.
Dicono Alan Rizzi che anche lei stia per passare.
Io insisto sulla Federazione. Spiace che all'interno del partito ci sia chi abbia sempre messo i bastoni tra le ruote a questa indicazione. Sul territorio, in questi 5 anni, ci sono state cose come Piattaforma Milano che ha disorientato gli amministratori locali, che se ne sono andati per trovare altri orizzonti.
Insomma, lei resta in Forza italia?
Io insisto sulla Federazione, così come indicato da Silvio Berlusconi. In fondo il centrodestra l'ha inventato lui, la continuità e l'eredità di Forza Italia è di ereditare la federazione e in propsettiva anche il partito unico. Io quello che chiedo al partito ai massimi dirigenti è chiarezza. Dire qual è la strada, qual è la loro volontà e vedere alcuni che fine faranno. Ma vorrei dire un'altra cosa...
Prego.
Se manca la chiarezza tra i dirigenti diventa difficile andare avanti. La partita di Milano sarà difficile anche per questo. Molti dei nostri amministratori hanno deciso di lasciare il partito. Consiglieri di zona iscritti in Forza Italia, fino all'altro ieri con noi sono andati in altre liste. La verità è che le indicazioni dei dirigenti sono state fuorvianti.
Rizzi, lei doveva essere il primo ad andarsene. Almeno questo era il tam tam sui giornali.
Lavorare e andare nella stessa direzione. Ripeto: se Berlusconi vuole la Federazione e i dirigenti dicono altro, dicano esattamente che cosa vogliono fare. Non vorrei che alla fine mi ritrovo con il leader Calenda o Toti.
Milano è persa?
Milano è sempre contendibile. Il conto lo bisogna fare non degli ultimi cinque anni di Sala, ma negli ultimi 10 anni, con Pisapia. Offro una cena a chi mi dice che cosa hnano fatto in dieci anni se non tagliare i nastri di quello che abbiamo fatto noi, con le giunte Albertini e Moratti. L'amministrazione forse ha finito i nastri e tra poco si vedrà la corda.
fabio.massa@affaritaliani.t