Albero di Natale con i bossoli: polemiche sull'eurodeputato FdI Fiocchi

Fanno discutere i manifesti natalizi dell'eurodeputato lecchese Pietro Fiocchi, con l'albero decorato da bossoli e cartucce

Redazione
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Albero di Natale con i bossoli: polemiche sull'eurodeputato FdI Fiocchi
Milano

Albero di Natale con i bossoli: polemiche sull'eurodeputato FdI Fiocchi

Sta suscitando polemiche il manifesto realizzato dall'eurodeputato lecchese di Fratelli d'Italia Pietro Fiocchi. I cartelloni affissi in varie zone di Lecco e diffusi anche sui social sono gli auguri di Natale del deputato, che si ritrae assieme al proprio cane e con sullo sfondo un albero di Natale... addobbato con bossoli e cartucce. Business di famiglia, ovvero della Fiocchi Munizioni di Lecco. Decorazioni che sono apparse decisamente stonate in particolare in questo periodo di conflitti nel mondo. Ma l'europdeputato, riferisce Ansa, ha spiegato: "Intendevo semplicemente fare gli auguri ai cacciatori e, in generale, al mondo rurale. Nell'immagine sono ritratti bossoli da caccia, non cartucce da guerra. Non voleva essere una provocazione, io condanno fermamente le guerre". E ancora: "Il mio è solo un augurio ai cacciatori, che infatti hanno capito il messaggio".

Di Marco (M5S): "Quel manifesto è un raro concentrato di ignoranza e ipocrisia"

"Questo manifesto è un obbrobrio, un raro concentrato di ignoranza, ipocrisia e mancato senso della vergogna. Il manifesto è ignorante perché adornare un albero di Natale con le munizioni dei fucili è simbolicamente quanto di più lontano possa esserci dal valore e dal significato stesso del Natale. Ipocrita, perché in un momento in cui il mondo è dilaniato da guerre, invece che parlare di Natale di pace, Fratelli d'Italia celebra strumenti di morte. Vergognoso perché vedere quella destra che ogni giorno si riempie la bocca con la retorica delle tradizioni, cancellare quelle stesse tradizioni per ragioni di marketing e di business è qualcosa che va al di là anche della loro stessa ipocrisia, sconfinando appunto nella vergogna che dovrebbero provare". Così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale della Lombardia, Nicola Di Marco.