Aler Milano, bandi per 150 alloggi: "Risposte per chi è escluso dal mercato"

Due bandi di Aler Milano mettono a disposizione complessivamente 150 alloggi. Il presidente Mognaschi: "Opportunità per le famiglie escluse dal libero mercato"

Redazione
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Matteo Mognaschi (presidente Aler Milano)
Aler risponde, filo diretto con il presidente

Aler Milano, bandi per 150 alloggi: "Risposte per chi è escluso dal mercato libero"

Aler Milano ha pubblicato sul proprio sito aziendale due nuovi avvisi di valorizzazione che mettono a disposizione alloggi rientranti nel patrimonio escluso dai Servizi Pubblici Abitativi, sono situati nel territorio del Comune di Milano, non sono utilizzabili da soggetti portatori di handicap e necessitano di interventi manutentivi a carico degli assegnatari. I bandi in questione non possono allo stato che essere gestiti in modo tradizionale cartaceo in quanto non ricompresi nel sistema della programmazione dei servizi abitativi pubblici e gestiti mediante piattaforma regionale informatica.

Il primo bando di Aler Milano

Il primo bando, in cui sono previste 100 unità immobiliari, è destinato a soddisfare il fabbisogno abitativo delle famiglie a basso reddito. I limiti Isee previsti nell’avviso, tra 10.000 e 16.000, rientrano infatti nei parametri per l’accesso ai SAP e la graduatoria è determinata in ordine di Isee, proprio nell’ottica di intercettare una fascia di popolazione ampia e che non può permettersi un alloggio nel mercato privato. 

Il secondo bando di Aler Milano

Il secondo bando, un bando di 50 alloggi, è invece un avviso che è stato pensato per garantire un diverso mix sociale all’interno dei quartieri di riferimento ed in questo caso l’Azienda ha in effetti deciso di non utilizzare quale criterio per la formazione della graduatoria l’Isee di riferimento, purché i partecipanti ne posseggano uno che rientri nei limiti previsti dall’avviso. In accordo con Regione Lombardia si è considerato come target di beneficiari coloro che sono ricompresi nell’intervallo di reddito compreso tra il limite superiore per l’accesso ai SAP (cui non è possibile accedere se si superano i 16.000) e quello previsto per la permanenza all’interno degli stessi (appunto 45.600). 

Con questa forbice, si rende effettivamente possibile, da un lato diversificare il tessuto sociale dei quartieri e, dall’altro consentire all’Azienda di ottenere una maggiore redditività dal proprio patrimonio, potendo utilizzare il canone concordato ex L. 431/98, determinato per zona di riferimento e per le caratteristiche possedute dall’immobile ed è è calcolato in applicazione di una norma nazionale (L.431/98) e sulla base di un Accordo Locale sottoscritto tra il Comune di riferimento e, tra gli altri soggetti, dalle Organizzazioni Sindacali dell’utenza SAP. 

Aler Milano e il trend delle locazioni in città

È stata pertanto data priorità di assegnazione a chi rischia di trovarsi senza una dimora. Infatti, molti proprietari rinegoziano a scadenza canoni più alti seguendo il trend del mercato delle locazioni in Milano che aumenta sempre per via dell’aumentare della domanda. Tutte le informazioni relative ai bandi in argomento possono essere visionate A QUESTO LINK

Mognaschi (Aler Milano): "Importante opportunità per chi è escluso dal mercato libero"

Il presidente di Aler Milano Matteo Mognaschi ha commentato: "Ritengo che sia questa un’importante opportunità per tutti quei nuclei familiari, anche a seguito delle ripetute crisi economiche, non hanno la possibilità di accedere al mercato libero che è diventato negli anni sempre meno fruibile ed accessibile alla maggioranza della cittadinanza di Milano"