Alessia Pifferi, le chat: la figlia Diana era "un peso"

Depositate dagli investigatori le chat nel cellulare di Diana Pifferi. La figlia Diana di 18 mesi per lei era un "peso", un ostacolo alla storia con il compagno

Alessia Pifferi e la figlia Diana
Milano
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Alessia Pifferi, le chat: la figlia Diana era "un peso"

Gli investigatori della Squadra mobile hanno depositato le chat estrapolate dal cellulare di Alessia Pifferi, la 37enne milanese arrestata il 21 luglio con l'accusa di aver lasciato morire di stenti la propria figlia Diana di appena 18 mesi, abbandonata nel loro appartamento in via Parea per sei giorni per trascorrere del tempo in libertà con il proprio compagno.

Il gip: "Alessia Pifferi soffre di evidente instabilità affettiva"

Nonostante lo stretto riserbo sui contenuti emersi, filtrano conferme sul fatto che per la madre la piccola sarebbe stato considerato un "peso". Secondo il gip Fabrizio Felice la donna soffrirebbe di una "evidente instabilità affettiva recentemente" manifestata "in una forma di dipendenza psicologica dall'attuale compagno, che l'ha indotta ad anteporre la possibilità di mantenere una relazione con lui anche a costo di infliggere enormi sofferenze" a Diana.

Diana Pifferi, il 28 settembre i test sul biberon

E' atteso nel frattempo per il 28 settembre l'incidente probatorio sul biberon trovato accanto alla bambina, per capire se la madre avesse aggiunto sedativi al latte in modo che Diana non richiamasse con il proprio pianto i vicini