Allarme peste suina: virus diffuso anche nel Pavese e Lodigiano. Botta e risposta tra Pd e giunta regionale

Sono 16 i focolai individuati tra il Pavese e il Lodigiano. Coldiretti chiede indennizzi urgenti, mentre il PD accusa la giunta regionale di gravi ritardi nella gestione della crisi sanitaria. Beduschi risponde: "Probema serio da non strumentalizzare"

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Milano

Allarme peste suina: virus diffuso anche nel Pavese e Lodigiano. Pd: "Colpa della Regione"

L'emergenza peste suina africana (PSA) si sta rapidamente diffondendo in Lombardia, con 16 focolai individuati, di cui 13 nel Pavese e 3 nel Lodigiano. La situazione è critica e richiede interventi immediati, come richiesto da Coldiretti, che sottolinea la necessità di indennizzi urgenti per le aziende colpite e misure di prevenzione efficaci per evitare ulteriori danni.

L'attacco dl Pd alla giunta regionale per la gestione del virus: "Troppi ritardi e nessuna prevenzione"

La gestione della crisi sanitaria è al centro delle critiche del Partito Democratico, che accusa la giunta regionale lombarda di aver sottovalutato l'emergenza fin dall'inizio. Secondo i consiglieri Matteo Piloni e Marco Carra, se la Regione avesse agito tempestivamente con misure preventive, la situazione non sarebbe degenerata a questo punto critico. La mancanza di prevenzione, ritardi nelle azioni e l'assenza di un coordinamento efficace sono state le cause principali del disastro attuale.

Prevenzione assente e tagli ai dipartimenti

Il Partito Democratico evidenzia come la crisi sia aggravata dal precedente smantellamento dei Dipartimenti provinciali di prevenzione e dai tagli alle risorse umane nelle Agenzie di Tutela della Salute (ATS). La prevenzione, considerata l'unica strada per evitare la diffusione di malattie tra animali e umani, è stata gravemente trascurata. Il PD lancia un appello urgente al nuovo commissario Giovanni Filippini affinché affronti l'emergenza con la dovuta efficacia e tempestività per salvare il comparto suinicolo lombardo.

Assessore Beduschi: "Problema serio da non strumentalizzare politicamente. Regione accanto ad allevatori"

L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha sottolineato l’impegno continuo della Regione, che si sta traducendo in azioni concrete a sostegno degli allevatori, veri protagonisti di questa difficile situazione. “Non possiamo permettere che questa emergenza venga strumentalizzata per scopi politici. Gli allevatori sono le prime vittime di questa crisi e meritano rispetto, non accuse infondate,” ha dichiarato Beduschi, in risposta alle recenti critiche dell’opposizione sui focolai di peste suina. "Con oltre 4milioni di suini, la Lombardia detiene il più grande patrimonio suinicolo italiano. Per questo, la Regione ha investito oltre 7milioni di euro per migliorare la biosicurezza degli allevamenti, con bandi che hanno portato a livelli di sicurezza senza precedenti. Dal 2021, sono stati abbattuti più di 46mila cinghiali, unico vettore della malattia, grazie a tre ordinanze emanate dal presidente Fontana che hanno semplificato le procedure di abbattimento. “L’epidemia di PSA non è un problema esclusivo della Lombardia, ma riguarda 14 Paesi europei e altre regioni italiane. Accusare di inefficienza chi amministra è troppo semplice; ciò che serve è unità e solidarietà, al di là delle appartenenze politiche,” ha concluso Beduschi, ricordando che anche Paesi come la Cina, dove la PSA è dilagante dal 2018, non sono ancora riusciti a risolvere la crisi con le risorse a disposizione.