Milano, Marco Mancini presenta “Le Regole del Gioco”

Marco Mancini presenta il suo libro edito da Rizzoli “Le Regole del Gioco” giovedì 1 febbraio alle ore 19.00 in via Marco Formentini, 10 a Milano

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Milano, Marco Mancini presenta “Le Regole del Gioco” 

Marco Mancini, moderato da Boris Mantova, presenta il suo libro edito da Rizzoli “Le Regole del Gioco” giovedì 1 febbraio alle ore 19.00 presso il Centro Internazionale di Brera in via Marco Formentini, 10 a Milano. Tra i relatori, Alessandro Mazzone, presidente dell’Associazione Cavalieri della Tavola Campana, Stefano Carluccio Presidente del CIB e la giornalista ANSA Marisa Alagia.


 


"Quella che era stata una mia intuizione personale divenne un salto di qualità per l'intero controspionaggio italiano. Basta col catenaccio difensivo, che puntava solo ad impedire che il nemico - sì il nemico, nei servizi non si va troppo per il sottile - si infiltrasse nei gangli strutturali dello Stato. Era ora di passare al controspionaggio, di attacco non violento alle potenze ostili". Così scrive Marco Mancini nel libro "Le Regole del gioco" edito da Rizzoli e in programma per essere presentato al Centro Brera il 1 febbraio alle 19:00.

L'uomo che ha guidato il controspionaggio italiano racconta il grande gioco della spie in un dialogo con Boris Mantova, giornalista Mediaset.

"Siete in ritardo di vent'anni" ricorda di un ex diplomatico che aveva spinto per la svolta dopo la fine dell'Urss. "Vero. Maturammo la certezza di un fatto che avevamo i già osservato in chiara dissonanza con quanto affermava l'universo intero dei mass media, non solo nazionali. La guerra fredda non era affatto scongelata, nè allora, nè in seguito salvo una breve parentesi - subito prima e subito dopo l'incontro NATO di Pratica di Mare del maggio 2002, suggellato dalla stretta di mano tra George Bush jr. E Vladimir Putin, fortemente voluta da Silvio Berlusconi, giunto a questo risultato anche grazie al lavoro del Sismi e di Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi. Ma l'incantesimo sfiorì presto. I tentativi di penetrazione sotterranea nei Paesi della NATO e il potenziamento della rete di spie a qualsiasi livello in M.O. (Siria, Libano, Egitto) ebbero solo una pausa riorganizzativa". Altro che "nova pax augustea" sognata dall'ammaina bandiera del drappo sovietico dal Cremlino alla fine del 1991".

Di questo e altri eventi ed analisi si parlerà il 1° febbraio con l'Autore Marco Mancini e Il giornalista Mediaset, Boris Mantova.