Archiviazione d'inchiesta su Lobby nera, Lavarini: "Giustizia è stata fatta"

Roberto Jonghi Lavarini commenta l'archiviazione dell'inchiesta sulla presunta "lobby nera" che l'ha visto coinvolto insieme a esponenti della Lega e di FdI

Redazione
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Roberto Jonghi Lavarini
Milano

Archiviazione dell'inchiesta su Lobby nera, Lavarini: "Giustizia è stata fatta"

"Con la definitiva archiviazione, finalmente, giustizia è fatta". Così Roberto Jonghi Lavarini sull'archiviazione dell'inchiesta sulla presunta esistenza di una 'lobby nera', che l'ha visto coinvolto insieme ad altri rappresentanti di Fratelli d'Italia e della Lega. Insieme a lui, infatti, erano stati accusati di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio anche l'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, la consigliera comunale di FdI, Chiara Valcepina, l'eurodeputato leghista, Angelo Ciocca, e il consigliere regionale ex Carroccio Massimiliano Bastoni.

Lavarini: "Lobby Nera, operazione politico giornalistica contro la destra italiana"

"Prendo atto, in questo caso, dell'assoluta correttezza e indipendendenza politica della Guardia di Finanza e della Magistratura di Milano. Ringrazio il mio avvocato Adriano Bazzoni ed il mio amico avvocato Fabrizio Ruggeri. L'inchiesta Lobby Nera è stata una operazione politico giornalistica, orchestrata dai poteri forti internazionali della plutocrazia mondialista, atlantista e sionista, contro la destra italiana, per renderla meno sociale, identitaria e sovranista. Da questo punto di vista, purtroppo, questa operazione ha avuto evidentemente successo", ha commentato Lavarini.

Lavarini: "Per noi nessuna difesa da Meloni"

"Rilevo solo, senza timore di smentita, che se non ci fosse stata questa inchiesta, oggi: Carlo Fidanza sarebbe ministro ed io sicuramente deputato. Giorgia Meloni ed i vertici di Fratelli d'Italia dovrebbero chiederci scusa: non ci hanno adeguatamente difeso, anzi. Mentre io, da vero patriota e uomo d'onore, con 38 anni di ininterrotta militanza a destra, non li ho traditi e politicamente inguaiati, come avrei potuto facilmente fare, conoscendoli tutti, molto bene, ma li ho, invece, tutelati: "siam fatti cosi", recita un nostro antico motto. Oggi si festeggia. Domani decideremo cosa fare: ho ancora da togliermi qualche sassolino dalla scarpa, da dare qualche schiaffo morale e da richiedere i danni".