Area C nel weekend, Pignatti Morano (Lega): “Una tassa figlia della folle guerra alle auto”

Anna Maria Pignatti Morano, capogruppo Lega al Municipio 1 di Milano, contro il progetto di allargamento dell’Area C al weekend. “Non è una congestion charge ma una tassa. Il Comune incentivi auto ibride e parcheggi d’interscambio”

di Stefano Marrone

Anna Maria Pignatti Morano, Capogruppo Lega, Municipio 1 - Affaritaliani

Milano

Area C nel weekend, Pignatti Morano (Lega): “Una tassa per la folle guerra alle auto”. L'intervista

Si torna a parlare di Area C. Per volontà della giunta di Beppe Sala, entro fine anno la Ztl del centro di Milano diventerà a pagamento anche nei weekend. Una proposta che il Municipio 1, quello del centro di Milano interamente interessato da Area C, discute da ormai un anno. Nella seduta consiliare di ieri, Anna Maria Pignatti Morano, Capogruppo della Lega al Municipio 1, ha ribadito la contrarietà dell’opposizione all’estensione del divieto di circolazione delle auto al weekend. “Non è una congestion charge, si tratta di una tassa a tutti gli effetti”. L’intervista. 

Consigliere Pignatti Morano, cosa pensa dell’allargamento dell’Area C al weekend?

Per prima cosa, la modalità con cui il sindaco Sala ha comunicato il provvedimento ci ha lasciato sbigottiti. Sala stesso ha dichiarato che “l’allargamento di area C al weekend vuole cercare di mettere ordine in un bilancio che fa sempre più fatica per un motivo: il trasporto pubblico”. Questo ci conferma, una volta per tutte, che siamo di fronte a una vera e propria tassa. L’Area C, contrariamente a come vogliono vendercela, non è una congestion charge.

Cosa contesta alla proposta?

Non si capisce perché debba essere a carico dei cittadini. Il discorso è che se il traposto pubblico, e la mobilità in genere a Milano, fosse soddisfacente per gli stakeholder andrebbe bene. Quello che è inaccettabile è il tasso di insoddisfazione è generale dei cittadini totalmente vessati dalla guerra all’auto della giunta. 

Una tassa che reputate ingiusta?

E controproducente. Uno studio di Confcommercio valuta l’estensione di Area C al weekend un danno di attrattività e un peggioramento del traffico esterno. Il centro sarebbe svuotato in termini di potenzialità d’acquisto. E il 90% degli esercenti interpellati nel sondaggio si è dichiarato contrario. Ribadisco poi che una tassa va imposta a fronte di un servizio, mentre anche l’Ordine dei Medici – insieme con altri ordini professionali – ha espresso disagio nei confronti di questo salasso che genera sempre maggiori restrizioni alla circolazione. A colpi di piste ciclabili si sono rese le carreggiate dei colli di bottiglie e si sono eliminati i parcheggi. Una situazione destinata a peggiorare…

Perché?

Penso al progetto, approvato la scorsa primavera, di creazione di una pista ciclabile sotto le piante da Porta Vercellina fino a Papinano, che toglierà 300 posti auto. Sono macchine di residenti che di notte non sanno dove mettere. La giunta li considera parcheggi abusivi, indifferente a un qualsiasi dialogo coi residenti. Alla guerra alle automobili non ha fatto da contraltare il miglioramento dei servizi di trasporto. I biglietti sono aumentati del 120% in dieci anni, e ora c’è anche un tema di manutenzione. È notizia di ieri che un guasto a un treno a Cairoli ha causato il ferimento di cinque persone.

Come si migliora il traffico a Milano?

Prima di fare opere procrastinabili, come l’ampliamento di marciapiedi e la creazione di piste ciclabili a iosa che rendono difficile il traffico, bisogna fare una valutazione seria degli impatti. Esistono poi misure alternative allo sdoganamento dell’Area C selvaggia: l’incentivo alle auto ibride o la creazione di parcheggi sotterranei o d’interscambio.  

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