Attanasio, individuati gli assassini. Fontana: "Arresti non compensano dolore"

Da Congo è arrivata la notizia che sarebbero stati individuati e arrestati gli assassini dell'ex ambasciatore Luca Attanasio

Milano
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Arrestati gli assassini dell'ex ambasciatore Luca Attanasio

Sono due gli uomini arrestati ieri nella Repubblica democratica del Congo con l'accusa di aver ucciso l'ambasciatore italiano Luca Attanasio, in un agguato a nord di Goma lo scorso febbraio, nel tentativo di rapirlo. Lo precisa l'Ap sul proprio sito, dopo che ieri erano state diffuse le immagini di 6 uomini seduti a terra e in manette circondati da agenti locali armati. Il comandante della polizia della provincia del Nord Kivu, Aba Van Ang - riporta ANSA - li aveva presentati come membri di "tre gruppi di criminali che hanno insanguinato Goma", uno dei quali responsabile della morte di Attanasio, del carabinieri Vittorio Iacovacci e dell'autista congolese del Pam Mustafa Milambo. Gli altri quattro arrestati sono accusati di aver attaccato altri operatori umanitari nella regione, aggiunge l'Ap. Sempre secondo il comandante, la "mente" e autore materiale dell'omicidio di Attanasio, un uomo noto con il nome di Aspirant, e' ancora in fuga. Il gruppo avrebbe voluto rapire il diplomatico italiano per chiedere un riscatto di un milione di dollari in cambio del suo rilascio, ha aggiunto.

Attanasio, Fontana: "Lombardia vicino ai parenti"

"Dalla Repubblica democratica del Congo giunge la notizia che sarebbero stati individuati e arrestati gli assassini dell'ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista Mustafa Milambo. Certamente tutto ciò non ripagherà il dolore delle rispettive famiglie, cui ancora una volta rivolgo la vicinanza della Regione Lombardia, ma certamente renderà loro giustizia". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

"Il sacrificio di queste vittime innocenti - aggiunge il governatore - mi porta anche a ringraziare ancora tutte le donne e gli uomini che, in territori dove i principi della democrazia fanno ancora fatica ad affermarsi, lavorano quotidianamente per cooperare e favorire il miglioramento delle condizioni di vita".