"Bare di Bergamo come il lago della duchessa del sequestro Moro"

Indignazione per il tweet di Tommaso Montesano, giornalista di Libero e negazionista: la processione di camion militari una messiscena?

Milano
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"Bare di Bergamo come il lago della duchessa del sequestro Moro"

"Le bare di Bergamo stanno al Covid 19 come il lago della duchessa sta al sequestro Moro": il tweet shock di Tommaso Montesano, figlio dell'attore No Vax Enrico e giornalista del quotidiano Libero, sta indignando la rete. Un paragone che, nel pensiero di Montesano, suggerisce come fosse una messinscena la tragica processione di camion militari del 18 marzo 2020 con le vittime della prima ondata della pandemia dirette ai cimiteri.

La redazione di Libero si dissocia da Montesano

Una correlazione di matrice puramente negazionista che ha portato la stessa redazione del quotidiano a dissociarsi dall'intervento, con scuse alle famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia.

Montesano ed il negazionismo sul Covid

Del resto già il 28 luglio 2020 Tommaso Montesano aveva commentato: «A posteriori, la parata dei camion dell’Esercito con le bare di #Bergamo insospettisce. Mai più ripetuta, effettuata di notte, con tutti quei mezzi che si sarebbero potuti muovere alla spicciolata. Si è VOLUTO fare così, con evidenza teatrale, per terrorizzare".

Qual è la storia del lago della Duchessa e di Aldo Moro?

Ma a cosa fa riferimento il paragone usato da Montesano? Il 18 aprile 1978 un giornalista del Messaggero ricevette una soffiata su un comunicato delle Brigate Rosse che annunciava “l’avvenuta esecuzione del presidente della Dc Aldo Moro, mediante ‘suicidio’” e forniva le coordinate per recuperarne la salma “immersa nei fondali limacciosi del lago Duchessa, al confine tra Abruzzo e Lazio”. Una falsa pista.