Bergamo ricorda le vittime del Covid cinque anni dopo: "La memoria diventa forza"

Giornata nazionale in memoria delle Vittime dell'epidemia di Coronavirus a Bergamo, travolta nel 2020 dalla pandemia. Le parole del sindaco Carnevali

Sfilata di bare di vittime Covid a Bergamo

Milano

Bergamo ricorda le vittime del Covid cinque anni dopo: "La memoria diventa forza"

"La memoria del Covid si trasforma in forza, quella che questo territorio ha saputo e sa esprimere", ha dichiarato il sindaco di Bergamo, Elena Carnevali, durante le celebrazioni per la Giornata nazionale in memoria delle Vittime dell'epidemia di Coronavirus. Un momento per ricordare il sacrificio del personale sanitario, il valore della ricerca scientifica e l’impatto della pandemia sulla vita dei più giovani, che più di altri hanno sofferto la distanza dalla scuola e dagli affetti.

La commemorazione è iniziata con la lettura di una preghiera di Ernesto Olivero, incisa sulla stele fuori dalla chiesa di Ognissanti, seguita dalla deposizione di una corona di fiori da parte della sindaca. Le istituzioni si sono poi raccolte all'interno del tempio per ascoltare la riflessione del vescovo, monsignor Francesco Beschi, che cinque anni fa, in quei giorni tragici, benediceva le bare in fila sui camion militari.

"Il segreto della vita è la comunione", ha detto il vescovo durante il suo intervento, "un bisogno che oggi sentiamo più di ieri, dentro le contraddizioni che viviamo. Una comunione che si è manifestata anche in quei giorni in cui le chiese e le piazze erano vuote".

Il tributo a medici, infermieri e forze dell’ordine

Nel suo discorso al Bosco della Memoria, il sindaco Carnevali ha voluto rendere omaggio a chi si è prodigato senza esitazione nei mesi più bui della pandemia: medici ospedalieri, infermieri, forze dell’ordine e medici di famiglia, questi ultimi costretti ad affrontare l’emergenza con gravi carenze di dispositivi di protezione.

"Tante persone esemplari e speciali hanno donato la loro vita in quei mesi di indescrivibile sofferenza e spaesamento, di fronte a un male fino ad allora sconosciuto, che sembrava invincibile", ha ricordato la sindaca. Un monito a non dimenticare, ma anche a trasformare quella memoria in un insegnamento per il futuro.

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