Bernardo: "La violenza è criminale da qualsiasi parte arrivi"

Il consigliere comunale milanese sui recenti disordini a Roma e in altre città: "La condanna sia unanime e non veda più distinzioni tra sinistra e destra"

Luca Bernardo Lapresse
Milano
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Bernardo: "La violenza è criminale da qualsiasi parte arrivi"

Luca Bernardo, già candidato sindaco di Milano alle recente elezioni ed ora consigliere comunale del centrodestra a Palazzo Marino, prende posizione sulle recenti tensioni culminate nei disordini di Roma dello scorso sabato: "Una unanime condanna contro ogni forma di violenza, condanna che non veda piu' distinzioni fra sinistra e destra, non tracci piu' steccati o barriere ideologiche del secolo scorso. Hanno gia fatto il loro tempo. Quanto accaduto  in alcune grandi citta'  dimostra che e' ora di svoltare e iniziare un nuovo corso politico e scrivere la parola fine sulla pagina storica del Novecento. La violenza e' criminale da qualsiasi parte arrivi. Non c'e' una violenza piu' violenza delle altre. Se nel nostro Paese si continua ancora a ragionare per fazioni non si crescera' mai e i cittadini si allontaneranno sempre piu' dalla partecipazione attiva. In una democrazia adulta e matura si puo' manifestare, esprimere dissenso, ma mai con atti criminali. La violenza non ha colore: e' violenza punto e basta. Diventa ancora piu' intollerabile quando si colpiscono le Forze  dell'ordine, uomini e donne, che con il loro quotidiano lavoro difendono le vite di ognuno di noi e solo per questo andrebbero ringraziate sempre".

Bernardo conclude: "In questo tempo si ha bisogno di un clima di serenita' per poter tornare a vivere e lavorare. Credo sia doveroso da parte di tutti i partiti unirsi in un comune sentire, perche' la forza della democrazia e' la democrazia. Solo cosi'questi fenomeni potranno scomparire una volta per tutte, solo cosi' gli schemi ideologici saranno davvero superati. Lo dobbiamo ai nostri nonni che hanno costruito la nostra Repubblica a costo anche della vita e ai nostri giovani che devono immaginare oggi il futuro. E' ora che la classe dirigente dia l'esempio per il bene comune".