Brescia, la denuncia della manifestante: "In Questura costretta a togliermi le mutande e fare tre squat"

L'accusa di una militante di Extinction Rebellion: "Trattenuti in Questura per ore dopo il presidio davanti a Leonardo: "Mi hanno chiesto di togliermi le mutande, ai maschi non è stato chiesto". VIdeo

di redazione
Milano

Brescia, la denuncia della manifestante: "In Questura costretta a togliermi le mutande e fare tre squat"

"Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e di fare tre squat  mentre ai i maschi non è stato chiesto di spogliarsi e togliersi i vestiti. Siamo stati dentro quasi sette ore”: è la denuncia di una attivista di Exctintion Rebellion all'uscita della questura di Brescia, diffusa sui social e divenuta virale in queste ore. I fatti risalgono a lunedì 13 gennaio. Ventitre esponenti di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia.

 

 

Denunciate per ‘radunata sediziosa’ per la sola partecipazione ad una manifestazione nonviolenta di dissenso, ‘accensioni ed esplosioni pericolose’ per aver acceso un fumogeno, per ‘imbrattamento’ per aver scritto 'Palestina Libera' su un muro, e per ‘concorso morale’ per essere stati semplicemente presenti”. Ma l'accusa particolarmente grave dell'attivista su Instagram è che le “persone femminilizzate”, ovvero quelle "socialmente identificate come donne", sarebbero state costrette a trattamenti umilianti non riservati ai ragazzi ed agli uomini.

L'accusa di Extinction Rebellion: "Contestare Leonardo non è consentito"

Abusi che raccontano, ancora una volta, che contestare le politiche genocide ed ecocide della Leonardo - la principale azienda bellica partecipata dallo stato italiano - non è assolutamente consentito. Chiederemo giustizia, anche questa volta, affinché il diritto al dissenso venga difeso, onorato e protetto", è la nota di Extinction Rebellion.

La replica della Questura: "Attività svolte rispettando diritti e dignità delle persone"

"La questura ha svolto le proprie attività di indagine e d'ufficio secondo le modalità consone del rispetto dei diritti e delle dignità delle persone". Così la Questura di Brescia dopo la denuncia di una attivista di Extinction Rebellion. "Non si risponde alle provocazioni emerse da un un video e da un comunicato diffuso alla stampa in cui si descrivono atteggiamenti che non appartengono alla Questura di Brescia e ai suoi operatori di polizia".

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