Brutte notizie per Milano
Catella annuncia una "semplificazione" del progetto del Pirellino. Ovvero un ridimensionamento. Urbanistica: i tempi ed il mercato sono cambiati, la città ne sconterà il prezzo negli anni a venire. Il commento
Brutte notizie per Milano
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Una notizia mi ha colpito nei giorni scorsi, sulla piazza milanese. Riguarda il cosiddetto Pirellino. In pratica Coima - che lo ha comprato vincendo una asta monstre da 194 milioni di euro - ha detto chiaro e tondo che il progetto sarà "semplificato". Fantastico eufemismo per dire che rispetto al progetto iniziale non si farà la Torre Botanica, progettata da Stefano Boeri e che avrebbe dovuto essere un fiore all'occhiello per una città che si vanta di essere sostenibile.
Urbanistica: i blocchi di oggi li sconteremo negli anni a venire
La motivazione di questa rinuncia: il fatto che il Comune ha cambiato le carte in tavola tra il momento dell'asta e oggi. Ma sono le parole di Manfredi Catella, che di fatto ha detto chiaro e tondo che la rinuncia alla Torre Botanica è frutto del mercato che è cambiato, a doverci mettere in allarme. Perché è vero: il mercato è cambiato. Oggi non lo capiamo, perché l'edilizia ha tempi lunghi. Un operatore compra un terreno e ci mette anni a finire l'intervento. Quindi i blocchi di oggi li sconteremo tra cinque anni almeno, quando la città entrerà in una nuova fase di recessione se non si inverte velocemente la rotta. Variando il famoso detto, i tempi attuali sono ancora buoni, ma se ne preparano di peggiori. Molto peggiori.