Carceri: nuova rivolta di detenuti al Beccaria

Il carcere minorile Beccaria di Milano è di nuovo in rivolta. La protesta dei detenuti ha già portato alla sospensione di 21 agenti per torture e violenze

Redazione
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Carcere minorile Beccaria di Milano
Milano

Carceri: nuova rivolta di detenuti in corso al Beccaria

Una nuova rivolta dei detenuti nel carcere minorile Beccaria di Milano. Lo riferiscono all'AGI fonti qualificate. Sembra dunque non essersi pace nell'istituto scosso nelle settimane scorse dagli arresti e dalle sospensioni di 21 agenti della polizia penitenziaria accusati di torture e violenze nei confronti dei giovani reclusi. Il 7 maggio scorso, nei giorni successivi al blitz della Procura, nella notte c'era stata una rivolta con distruzione di arredi e tentativi di evasione.

Detenuti in rivolta barricati in cortile

Alcuni detenuti nel carcere minorile Beccaria di Milano si sono asserragliati nel cortile della struttura, nel tentativo di portare avanti un'azione dimostrativa. Restii a collaborare alle richieste degli agenti della Penitenziaria di tornare nelle loro celle. Sul posto stanno intervenendo diverse squadre della Questura di Milano. La rivolta sarebbe scoppiata per una sanzione disciplinare inflitta a uno dei detenuti, che avrebbe provocato l'ammutinamento e il tentativo di devastazione ad opera di altri reclusi. Secondo fonti sindacali, nella giornata di ieri un detenuto definito 'psichiatrico' avrebbe tentato di strangolare un agente dopo essersi recato in ufficio matricola per la notifica di un atto.

Sappe: "Situazione molto critica"

"La situazione è molto grave", denuncia Alfonso Greco, segretario del Sindacato. "Ci arrivano dal Beccaria segnali allarmanti di una crescente tensione. La situazione è molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre Forze di Polizia. Mi sembra evidente che c'è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell'Amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l'ordine e la sicurezza in carcere al Beccaria tutelando gli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal SAPPE sui costanti e continui focolai di tensione nelle carceri lombarde". Il carcere minorile è stato colpito a inizio maggio dagli arresti e dalle sospensioni di 21 agenti della polizia penitenziaria accusati di torture e violenze nei confronti dei giovani reclusi.

Di Giacomo (Spp): "Detenuti giovani aumentati, bisogna intervenire"

"Sui detenuti giovani bisogna investire per evitare che non diventino carcerati abituali. Purtroppo il governo e il Dap non sono in grado di gestire la situazione. Dopo il decreto Caivano i detenuti sono aumentati in modo esponenziale. Serve una differenziazione dei reclusi per età e serve un programma personalizzato per ogni singolo detenuto giovane, con differenti linee di condotta nei suoi confronti". Così il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo, in merito alla rivolta al carcere Beccaria di Milano.