Casa, al via il piano straordinario: dal Comune di Milano 10mila nuovi alloggi a canone calmierato in 10 anni
Il Comune metterà a disposizione in tempi brevi anche circa 300mila mq di aree. Sala e Bardelli: “In aiuto della fascia media della popolazione, in assenza di un piano nazionale”
Milano, la città più veloce in cui vendere casa
Casa, al via il piano straordinario: dal Comune di Milano 10mila nuovi alloggi a canone calmierato in 10 anni
Milano si prepara a una rivoluzione nel settore abitativo con l'avvio di un piano straordinario che punta a realizzare 10mila alloggi a canone calmierato entro il 2034. Il Comune ha deciso di mettere a disposizione circa 300mila metri quadrati di aree comunali, rispondendo così a una crescente esigenza di accessibilità abitativa nella città e nella sua area metropolitana. Il Sindaco Giuseppe Sala e l’assessore alla Casa Guido Bardelli hanno presentato il progetto, sottolineando la necessità di un intervento concreto in assenza di un piano nazionale che affronti il problema della casa.
Sala: "Diritto alla casa, un impegno di tutti"
“Ogni cittadino ha il diritto di avere un’abitazione”, ha dichiarato il sindaco Sala, evidenziando l'importanza di garantire soluzioni abitative a famiglie e lavoratori che faticano a sostenere i costi elevati del vivere in città. Con l'iniziativa, Milano mira a rimanere un luogo accogliente e inclusivo, in grado di offrire opportunità di crescita. Il piano si concentrerà principalmente sugli alloggi in locazione, puntando sulla riqualificazione degli spazi pubblici e sullo sviluppo di nuove abitazioni a prezzi accessibili, con canoni non superiori agli 80 euro al metro quadro.
Verso un futuro sostenibile con collaborazione e innovazione
L'assessore Bardelli ha sottolineato che il Comune non solo fornirà aree, ma stabilirà anche le regole per lo sviluppo dei progetti, invitando cooperative e realtà del privato sociale a partecipare attivamente. Il piano si svilupperà in modo incrementale, prevedendo 6.500 alloggi a Milano e 3.500 nell'hinterland nei prossimi 10 anni. Tra le aree già identificate, ci sono luoghi strategici come via San Romanello e Porto di Mare, dove si prevede la costruzione di circa 3mila appartamenti. L'obiettivo è ricucire il tessuto sociale della città, promuovendo un accesso più equo alla casa per tutti.
Roggiani (Pd): "Milano offre una risposta reale alla crisi abitativa"
“Nonostante l’assenza di una politica nazionale sul tema abitativo e con una destra al governo che non si occupa dell’emergenza Casa, dal Comune di Milano arriva un segnale forte e positivo. Con delibera approvata oggi in giunta sul Piano Casa da 10mila nuovi appartamenti, Milano si assume la responsabilità di offrire una risposta reale alla crisi abitativa, con una misura che si rivolge a chi rischia di essere espulso dalla città. Di fronte a una destra che preferisce sanatorie e condoni, dal sindaco Sala e dal centrosinistra arriva una risposta che mette al centro i bisogni reali dei cittadini". Così la deputata Silvia Roggiani, segretaria regionale Pd Lombardia.
Capelli (Pd): "Milano lancia un messaggio importante"
“Oggi arriva un segnale forte e chiaro da Milano: la politica può cambiare concretamente la vita delle persone. Garantire il diritto alla casa, investire sulla regia pubblica, ragionare in chiave metropolitana: parole e fatti per un cambiamento vero. Con il Piano Casa, il Comune di Milano lancia un messaggio importante: il tema dell’abitare viene affidato a una regia pubblica con l’obiettivo di garantire concretamente il diritto alla casa. In un contesto in cui manca una strategia nazionale sulle abitazioni a costi accessibili, il Governo anche in questa manovra di bilancio non mette soldi, non intende far nulla neanche per regolamentare il mercato degli affitti brevi né ripristinare il fondo sostegno affitti e morosità incolpevole, Milano si distingue con un’iniziativa concreta e ambiziosa. Il piano prevede la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e lo sviluppo di 10mila nuovi alloggi a canone calmierato, destinati a quella fascia di popolazione che oggi rischia di essere espulsa dalla città a causa degli elevati costi abitativi. Le parole di oggi del sindaco Sala e dell'Assessore Bardelli sono davvero un segnale importante e concreto su cui costruire i tasselli di un progetto per una Milano per il futuro. Il Partito Democratico c'è e ci sarà, per accompagnare la realizzazione del piano con le nostre proposte e con un lavoro serio di supporto e monitoraggio per la piena realizzazione del progetto abitativo e per conciliare sempre giustizia sociale e transizione ambientale”. Così Alessandro Capelli, segretario PD Milano metropolitana.
Stanzione (Cgil): "Una novità importante"
"La presentazione di un Piano Casa da parte del Comune è per la Cgil una novità importante. Da molto tempo diciamo con forza e cerchiamo di suscitare l'interesse delle istituzioni in questo senso: l'emergenza casa va affrontata immediatamente, cercando anche strumenti straordinari. La presentazione di un piano casa ci sembra già una novità importante. Attendiamo di fare una valutazione, quando avremo piena contezza delle articolazioni del piano”. Lo dichiara il segretario generale del sindacato milanese Luca Stanzione. “Per quanto ci riguarda – aggiunge Stanzione - serve un impegno del pubblico a favore di fette sempre più consistenti di società che vengono escluse dalla possibilità di vivere nella città dove lavorano: un'iniezione vera di alloggi nel mercato degli affitti, con canoni che non superino gli 80 euro al mq e lavorare alla crescita di alloggi di edilizia popolare. Siamo pronti a un confronto serrato con l'assessorato e a lavorare insieme a soluzioni di medio e lungo periodo. Nei prossimi giorni verificheremo in un tavolo i dettagli del piano, se le notizie che trapelano verranno confermate sarebbe un passo importante, c’è bisogno che questi interventi siano dotati di un moltiplicatore che sostenga nel tempo queste politiche”.
Giovanati (Forza Italia): "Piano irrealizzabile"
Di segno opposto le dichiarazioni di Deborah Giovanati, Forza Italia: "Il sindaco Sala annuncia oggi che saranno messi a disposizione 300mila metri quadrati di aree comunali, con l'obiettivo di realizzare 10mila alloggi a costi accessibili entro i prossimi 10 anni. Solo uno sciocco non riuscirebbe ad accorgersi della irrealizzabilità di questo piano. Vendere aree ad un prezzo irrisorio sperando di salvarle dalla speculazione edilizia che loro stessi, con le loro scelte e azioni, hanno alimentato? Sala e la sua giunta sono in estremo ritardo. Nuovo cemento con una maggioranza ostaggio dei Verdi? Questa è l'ennesima dichiarazione fuffa per distrarre Milano dai danni enormi provocati in tema abitativo e non solo, dopo oltre un decennio di governo di sinistra. Vi dico come finirà: di questo mirabolante piano non verrà realizzato nulla. Milano ha bisogno di risposte concrete, non si può più scherzare. Troppe sono le criticità e urgenze. Una Milano ferma e ostaggio di incapacità è un grave danno all'intero Paese. Beppe Sala dovrebbe con grande umiltà fare un passo indietro rimettendo la decisione ai milanesi per scegliere il miglior governo per la città."
Piscina (Lega): "Piano casa fake"
"Quello presentato oggi dal Comune di Milano è il fallimento della politica sull'abitare: 10 anni per degli alloggi che mai avremo, senza alcuna garanzia". Così Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano e segretario provinciale della Lega, commenta il piano lanciato dal Comune per fare fronte al caro affitti. "Tanto per cominciare, ho voluto sentire i comuni dell'hinterland che secondo sindaco e assessore sarebbero stati inclusi nel piano - prosegue -. Peccato che nessuno sappia nulla dei progetti che il Comune di Milano ha in mente sui territori di Senago e Garbagnate, giusto per fare due esempi. Quindi è evidente che Sala e Bardelli stiano facendo i conti senza l'oste, senza sapere se ci siano le volumetrie e se gli interventi siano realizzabili. Insomma, una gran figuraccia di livello provinciale che porta a zero la credibilità dell'amministrazione meneghina".
"Inoltre, diverse delle aree individuate in ambito comunale per la cessione del diritto di superficie sono già frutto di fallimenti apicali dell'amministrazione, inserite in passato nel bando C40 Reinventing cities con la stessa finalità, ma rimaste senza futuro - conclude -. Insomma, quello del Comune è un vero e proprio Piano Casa fake, dove si parla di desiderata senza una vera e propria pianificazione, giusto per uscire sui giornali senza alcuna certezza. A Milano serve serietà, soluzioni immediate e non teatrini propagandistici".