Case popolari, Bonini (Cgil): società paritaria Comune-Regione, stop polemiche

Bonini (Cgil): “Lasciamo le polemiche al dibattito politico, il problema della gestione delle case popolari è da risolvere”

Massimo Bonini (Cgil)
Milano
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Case popolari (Aler-MM), Bonini (Cgil): società paritaria tra Comune-Regione, basta polemiche

La polemica, tra comune di Milano e Regione Lombardia, sulla situazione delle case popolari a Milano non si ferma. Oggi incontro promosso dalla Cgil in Camera del lavoro, su "Quali proposte per l'Edilizia Residenziale Pubblica a Milano, Pnrr, Rigenerazione Urbana, Riconversione Ecologica", col padrone di casa, Massimo Bonini, Segretario Generale Cgil Milano, i vertici del Sunia, l’assessore ai lavori pubblici ddel comune, Pierfrancesco Maran, il direttore generale di Aler Domenico Ippolito, il presidente MM, Simone Dragone. E’ Bonini ad avanzare sia l’analisi che le proposte per sbloccare una situazione fortemente condizionata dal confronto elettorale. “Penso ci sia un caso Milano sul tema abitativo”, chiarisce subito il segretario della Cgil.

“Il problema della casa a Milano è stato sottovalutato nella discussione politica – aggiunge – e s’intreccia con le condizioni di vita e di lavoro delle persone”. “La questione del reddito fa la differenza, divaricando le diseguaglianze. Il 60.7% dei cittadini di Milano ha un reddito inferiore a 26mila euro: dobbiamo rompere la retorica che a Milano va tutto bene per tutti. Se guardiamo le fasce di reddito dei lavoratori che noi tuteliamo abbiamo una media reddito per gli impiegati di 30mila euro e una media per gli operai di 24mila euro. Poi ci sono i pensionati e il mondo dei precari, tendenzialmente giovani, con un reddito che non riesce a soddisfare bisogni primari come la casa”. “Perché in periferia il prezzo delle case è attorno ai 3mila euro al metro quadro, oppure abbiamo un canone medio che va oltre gli 8mila euro all’anno, questa situazione mette in difficoltà una vasta area della popolazione”.

“Milano – prosegue Bonini - ha molti problemi legati alla casa: ci sono molti alloggi vuoti, poche risposte per i redditi medio bassi, il tema dei tanti studenti fuori sede, la presenza crescente degli anziani: Milano è una città con oltre 100mila over 80. E poi il problema della morosità cresciuta negli anni a causa delle difficoltà economiche”. “Manca nel nostro paese una strategia a lungo termine per la casa. Serve un investimento forte in edilizia pubblica. Il Pnrr parla di housing sociale ma anche nella rigenerazione urbana bisognava aumentare le quote di edilizia sociale”. Le note positive ci sono e vanno valorizzate, come i Comitati di autogestione e i portieri sociali, essenziali per ricostruite una dimensione solidale. Ma il segretario della Cgil non elude il problema di fondo, la gestione delle case popolari, oggi divisa tra MM Spa I(del comune di Milano) e l’Aler (della Regione).

“Lasciamo le polemiche al dibattito politico, il problema della gestione delle case popolari è da risolvere”. E qui Bonini avanza la proposta del sindacato: “Vediamo con favore la costituzione di una società mista Regione-comune per poter gestire al meglio le case popolari, invitiamo le istituzioni a superare le polemiche perché una gestione mista potrà dare le risposte che il territorio attende”. “E occorre trovare una formula paritaria tra Regione e comune di Milano”, che coinvolga anche la città metropolitana.