Caso Artem Uss, arrestato un nobile russo tra gli organizzatori della fuga

I Carabinieri di Milano hanno arrestato l'imprenditore russo Dmitry Chirakadze: avrebbe coordinato il commando a Basiglio per la fuga di Artem Uss

Redazione
Artem Uss
Milano

Caso Artem Uss, arrestato un nobile russo tra gli organizzatori della fuga

Si è aggiunto un altro nome tra i complici della fuga di Artem Uss, figlio dell'oligarca russo Alexander Uss, stretto collaboratore di Putin. Il 22 marzo 2023, Artem Uss è evaso dagli arresti domiciliari a Basiglio, in provincia di Milano, mentre era in attesa della procedura di estradizione richiesta dagli Stati Uniti per un'indagine su traffico di componenti a duplice uso militare e civile. Secondo il nucleo investigativo di Milano, uno dei principali organizzatori della fuga è un aristocratico russo di 54 anni, residente in Svizzera, arrestato nelle scorse ore dai Carabinieri su ordine del gip. Si tratta dell'imprenditore Dmitry Chirakadze, cofondatore del gruppo Pravo.ru, proprietario dell’omonimo sistema di giustizia elettronica che fornisce assistenza ai siti web dei tribunali russi. Il nuovo arrestato si aggiunge ai provvedimenti cautelari già messi in atto per altre cinque persone (di nazionalità albanese, serba, bosniaca, slovena), tre delle quali consegnate  alle autorità italiane. 

Le indagini dei Carabinieri

Gli indizi che hanno permesso alle forze dell’ordine di individuare i colpevoli provenivano dai telefoni usati e il relativo traffico, con compagnie telefoniche diverse e di differenti Paesi; e ancora dalle liste di imbarco di voli aerei che hanno permesso di riscontare la presenza di Uss in varie città (italiane ed estere), le quali erano diventate ritrovo per l’organizzazione dell’evasione dell’aristocratico russo, figlio di un oligarca vicino a Putin.

Le accuse contro Chirakadze

Chirakadze è accusato di aver monitorato l'esito della decisione della Corte d'Appello di Milano sull'estradizione di Uss negli Stati Uniti, che era sfavorevole al figlio dell'oligarca. Questo lo avrebbe spinto a mettere in atto il piano di fuga, contattando preliminarmente i membri della banda. L'uomo avrebbe anche partecipato agli incontri organizzativi e mantenuto costanti contatti con i familiari di Uss per sovraintendere alla fuga. L'indagine ha rivelato anche il coinvolgimento diretto della moglie di Chirakadze nella proprietà di una lussuosa struttura turistica in Sardegna, legata alla famiglia Uss, e in uno studio legale russo noto per ottenere decisioni favorevoli presso la Corte Suprema e l'arbitrato di Mosca. Inoltre, i due coniugi possiedono una vasta tenuta di caccia in Siberia, frequentata da importanti funzionari russi, tra cui il governatore Alexander Uss.

Dmitry Chirakadze a capo di un sodalizio criminale trasnazionale

Il gruppo operativo, guidato da Chirakadze, è considerato un sodalizio criminale transnazionale, coinvolto in attività illecite in diversi Stati. Il gruppo comprende persone di varie nazionalità, tra cui albanesi, serbi, bosniaci e sloveni. Hanno utilizzato auto immatricolate in diversi Stati e utenze telefoniche di varie nazionalità per depistare le indagini. Il giorno dell'evasione, hanno attraversato la frontiera di Gorizia, contattato un'agenzia di noleggio auto e disperso i veicoli in Bosnia, Serbia e Slovenia.

Prossimi passi giudiziari

Dmitry Chirakadze sarà interrogato nelle prossime ore davanti al gip di Milano, Sara Cipolla. L'accusa per lui è di procurata evasione in concorso aggravata dalla transnazionalità. Questo arresto rappresenta un punto cruciale nelle indagini sulla fuga di Artem Uss, mettendo in luce i legami tra l'oligarchia russa e la rete criminale internazionale coinvolta.

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