Caso Camici, chiesto il rinvio a giudizio per Fontana

Chiesto il rinvio a giudizio del governatore lombardo Fontana in merito alla vicende della forniture di camici da parte della società del cognato

Attilio Fontana
Milano
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Caso Camici, chiesto il rinvio a giudizio per Fontana

La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e per altri quattro indagati nel caso camici. Il governatore e' accusato di frode in pubbliche forniture in relazione all'accordo per ottenere 75 mila camici e altri dispositivi di protezione individuale dalla Dama, societa' di proprieta' del cognato Andrea Dini alla Regione nell'aprile 2020.

Oltre che per Fontana e Dini, i pm Paolo Filippini e Carlo Scalas, con il visto dell'aggiunto Maurizio Romanelli, chiedono il processo anche per Filippo Bongiovanni, ex direttore generale di Aria spa, Carmen Schweigl, ex direttrice degli acquisti di Aria spa e Pier Attilio Superti, vicario del segretario generale di Palazzo Lombardia.

Fontana: "Era una cosa prevista e prevedibile"

"Era una cosa prevista e prevedibile, non è che ci fossero molte alternative". Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana commentando la richiesta di rinvio a giudizio

Salvini: "Richiesta della Procura vergognosa"

"La richiesta della Procura di Milano e' semplicemente vergognosa: chi ha aiutato la propria comunita' dev'essere ringraziato e non processato". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

De Rosa (M5S): "Inadeguatezze evidenti"

"Le responsabilità in merito all’inadeguatezza politica dell’amministrazione Fontana e del centrodestra a trazione leghista in Lombardia, sono già evidenti a tutti. Questa è la Giunta degli scandali e delle gaffe e così sarà archiviata dai lombardi. La notizia della richiesta di processo, che permetterà alla giustizia di far chiarezza in merito all’accusa di frode in pubbliche forniture, non sposta di una virgola il giudizio sul loro malgoverno". Lo dichiara il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia Massimo De Rosa.

Pizzul e Peluffo (Pd): "Brutta pagina per la nostra Regione"

“Apprendiamo della richiesta di rinvio a giudizio del presidente Fontana e di importanti dirigenti di Regione Lombardia per la vicenda dei camici acquistati dalla società del cognato del presidente. Non intendiamo entrare nella vicenda giudiziaria, all’interno della quale Fontana e gli altri avranno modo di chiarire la loro posizione, ma questi sviluppi giudiziari ci ricordano come Regione Lombardia non abbia gestito in maniera adeguata le prime ondate del Covid, dimostrando grande inadeguatezza dal punto di vista organizzativo se non, addirittura, come ipotizza la magistratura, comportamenti al di fuori della legalità. Si tratta di una brutta pagina per la storia recente della nostra Regione che non possiamo dimenticare e che i lombardi sicuramente non dimenticheranno”. Lo dichiarano il segretario regionale del PD lombardo Vinicio Peluffo e il capogruppo in Regione Fabio Pizzul.

Anelli (Lega): "Fontana sarebbe da premiare e lo processano"

“Piena solidarietà al presidente Attilio Fontana. Sono certo che la vicenda si concluderà con l’ennesimo nulla di fatto come è accaduto spesso in inchieste simili. In altri paesi chi si comporta come il governatore Fontana verrebbe premiato, in Italia invece finisce per essere processato. Una ulteriore conferma della necessità di riformare l’intero sistema giudiziario, così come abbiamo chiesto con le nostre proposte di Referendum”. Lo dichiara il capogruppo della Lega al Pirellone Roberto Anelli.