Caso Cospito, Tajani: "Mattarella? Assurdo indicarlo responsabile"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, arrivando a una iniziativa elettorale di Forza Italia, replica alla accuse mosse contro Mattarella

Milano

Caso Cospito, Tajani: "Mattarella? Assurdo indicarlo responsabile"

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all'iniziativa elettorale 'Forza Italia, forza di governo' a Palazzo Lombardia che si tiene a Milano, torna a parlare del Caso Cospito rispedendo al mittente le critiche al capo dello Stato, Sergio Mattarella. "Mi pare assurdo che si indichi il Capo dello Stato come uno degli obiettivi, come responsabili' del 41 bis o della detenzione di un anarchico condannato per reati di terrorismo. C'e' una escalation, un attacco contro lo stato italiano portato non solo all'interno dei confini nazionali ma da un'internazionale anarchica contro tutte le sedi diplomatiche del nostro paese - ha detto - motivo per cui abbiamo innalzato il livello di sicurezza, ma ora bisogna lavorare per difendere lo stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico dove chi commette un reato, dopo essere stato processato, deve essere condannato per aver commesso dei reati gravi, come e' il caso del detenuto Cospito".

Tajani: "41 bis intoccabile"

Il 41 bis, ha poi aggiunto il ministro degli esteri, "Non si può toccare in questo momento perché bisogna ancora sconfiggere mafia e terrorismo. Quindi è assolutamente indispensabile continuare ad avere il 41 bis , come strumento di garanzia per la sicurezza dello Stato. Il 41 bis serve a impedire che ci siano collegamenti esterni per detenuti che hanno commesso reati gravissimi e possono continuare a dare indicazioni o ordini ai loro sodali".

Il trasferimento a Opera

Antonio Tajani, riguardo a Cospito, ha poi applaudito alla decisione di Nordio di trasferirlo ad Opera. "Ha fatto bene il ministro Nordio a trasferirlo nel carcere di Opera di Milano - ha detto - perche' noi che siamo garantisti vogliamo che sia tutelata la salute di un detenuto indipendentemente dai reati gravissimi di cui si e' macchiato.  Un conto e' la detenzione e un conto e' la salute di un detenuto"

Il ministro al lavoro su un nuovo decreto flussi

Nel suo intervento alla kermesse di Forza Italia a Milano, Tajani ha parlato anche di un decreto flussi su cui il Governo sta lavorando. "Stiamo lavorando perche' il prossimo decreto flussi possa premiare i Paesi virtuosi da dove partono i flussi - ha fatto sapere - e i Paesi che faranno accordi con l'Italia, per cui riprenderanno gli immigrati clandestini, avranno la possibilita' di inviare piu' migranti regolari formati nel loro Paese, pronti a venire il base alle richieste da industria e agricoltura, per venire a lavorare in Italia". Sull'immigrazione, ha poi fatto sapere che "stiamo aiutando anche la guardia costiera libica a contrastare l'immigrazione clandestina. Lunedì pomeriggio sarò ad Adria, in Veneto, con il ministro degli Esteri libico per consegnare le nuove motovedette della guardia di finanza, perché possano contrastare e pattugliare il mercato degli esseri umani".

Il caso Regeni

Il vicepremier, inoltre, si è soffermato anche sul caso di Giulio Regeni di competenza in primis del suo ministero. "Sull'Egitto noi non facciamo marcia indietro - ha detto - per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. Però è necessaria una interlocuzione con quel paese altrimenti non si risolve il caso della Libia". 

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