Caso Genovese: chiesto processo anche su una presunta evasione fiscale

Presunta evasione fiscale commessa con una dichiarazione infedele dei redditi per quasi 4,4 milioni di euro

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Alberto Genovese
Milano

Caso Genovese: chiesto processo anche su una presunta evasione fiscale

La Procura di Milano ha chiesto di processare Alberto Genovese, difeso dagli avvocati Salvatore Scuto e Davide Ferrari, anche per la presunta evasione fiscale commessa con una dichiarazione infedele dei redditi per quasi 4,4 milioni di euro, tra il 2018 e il 2019. La somma era stata sequestrata dopo la decisione della Cassazione che ha confermato quella del tribunale del riesame a seguito di un primo rigetto del gip.

Genovese già condannato per reati di natura sessuale

Stando agli accertamenti tributari del nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Milano e del pm Paolo Filippini l'ex imprenditore del web avrebbe pagato meno tasse di quelle dovute utilizzando la societa' schermo Auliv cosi' che "non avrebbe indicato tra i redditi personali di natura finanziaria le plusvalenze di euro 9.887.455" relative alla "cessioni di partecipazioni detenute in Facile.It Group ltd e Brumbrum S.p.a". Si profila - da quanto appreso - una richiesta di patteggiamento che dipendera' dalla finalizzazione di un accordo con l'Agenzia delle Entrate. Nel frattempo Genovese, gia' condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi per il primo filone d'inchiesta sui reati di natura sessuale e in materia di droga, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato per le nuove accuse di violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico e intralcio alla giustizia. La prima udienza e' stata fissata per il 17 maggio