La Russa jr interrogato per sette ore: respinte le accuse di violenza sessuale

Leonardo Apache La Russa è stato interrogato per sette ore in merito alla presunta violenza sessuale avvenuta la notte fra il 18 e il 19 maggio

Leonardo Apache e Ignazio La Russa
Milano

La Russa jr interrogato per sette ore: respinte le accuse di violenza sessuale. Ok a prelievo del dna. Spuntano i video

Leonardo Apache La Russa è entrato questa mattina in tribunale a Milano dove è stato interrogato in merito alla presunta violenza sessuale avvenuta la notte fra il 18 e il 19 maggio scorso a casa del presidente del Senato Ignazio La Russa. Il giovane non ha risposto ai giornalisti che lo attendevano all'ingresso del palazzo e si è avviato verso la stanza in cui verrà sentito dalle Pm Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro, accompagnato dai suoi difensori.  L'interrogatorio è durato quasi sette ore. Il piu giovane dei tre figli del presidente del Senato ha anche dato il consenso al prelievo del Dna.

Il legale di La Russa jr: "Passaggio processualmente a noi favorevole"

"Non rispondiamo nel merito, siamo certi che sia stato un passaggio processualmente favorevole al nostro assistito". Lo ha detto l'avvocato Adriano Bazzoni, fuori dal palazzo di giustizia, dopo l'interrogatorio in procura del suo assistito Leonardo Apache La Russa. Leonardo Apache La Russa ha respinto le accuse di violenza sessuale e parlato di rapporto consenziente. L'interrogatorio, durato oltre sei ore, che ha visto protagonista il figlio del presidente del Senato, e' stato "tranquillo, sereno, chiarificatore". A dirlo e' Vinicio Nardo, che a sua volta assiste La Russa jr. Il giovane "ha risposto a tutte le domande, non tirandosi indietro di fronte a nessuna" e fornendo una ricostruzione esaustiva dal suo punto di vista della vicenda in cui e' indagato per violenza sessuale. E' quanto si apprende in ambienti giudiziari.

Secondo La Russa jr la giovane era consenziente e consapevole di essere filmata

La 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa e l'amico Tommaso Gilardoni sarebbe stata 'consapevole' e 'consenziente' La giovane avrebbe anche saputo di essere stata filmata durante i durante rapporti sessuali nel corso della notte trascorsa con loro tra il 18-19 maggio 2023. E' quanto emerge sui contenuti dell'interrogatorio reso dal figlio del presidente del Senato. La Russa jr. ha confermato il racconto fornito agli inquirenti dall'amico dj la scorsa settimana e negato che entrambi possano aver fatto uso di droghe e alcol nel corso della serata.

Caso La Russa jr: ci sono dei video della notte a casa La Russa

Esistono dei video girati con i telefonini che documentano cosa è accaduto a casa del presidente del Senato Ignazio la Russa la notte del 18 maggio, dopo la quale una ragazza ha denunciato di aver subito a sua insaputa rapporti sessuali dal figlio Leonardo Apache e dal dj Tommaso Gilardoni. Secondo il Corriere della sera è la novità dell'inchiesta della Procura di Milano: nei fotogrammi la giovane sembrerebbe cosciente e partecipe, ma allo stesso tempo i video da soli non possono dimostrare se e quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto possa aver alterato il suo stato mentale, compromesso la sua capacità di autodeterminarsi e poi ricordare l'accaduto.

Gli inquirenti devono ancora visionare i tre video

Gli inquirenti non hanno ancora visionato i tre video contenuti nel telefono di Tommaso Gilardoni, che dovranno essere estrapolati con un accertamento irripetibile. Dei filmati, riferisce Ansa,  c'è soltanto una ricostruzione a verbale resa dallo stesso Gilardoni, quando è stato sentito il 12 dicembre scorso e ha consegnato il telefono. Un quarto brevissimo video su quella notte, invece, è stato rintracciato sul cellulare di Apache. Il filmato, però, non avrebbe alcun contenuto a sfondo sessuale.

La Russa jr e l'amico deejay: "La ragazza era consenziente"

La scoperta dell'esistenza di questi filmati, innescata da una intercettazione, secondo il quotidiano, cambia i dati sulla cui base i magistrati devono decidere il tema cruciale dell'inchiesta: se la giovane abbia o meno prestato il consenso agli atti sessuali richiesto dalla legge per escludere che possano essere accusati di stupro. La Russa jr, 21 anni, e il suo amico dj Tommy, 24, sin dall'inizio ripetono che la ragazza era consenziente. Una valutazione resa ancor più complessa per la possibile interazione nella ragazza tra un disturbo psicologico, gli psicofarmaci che aveva assunto nei giorni precedenti e l'effetto della cocaina, della cannabis e dei due bicchieri di vino già consumati quella sera prima di arrivare in discoteca, dove poi vi ha aggiunto anche tre gin tonic, alcuni "shot" di tequila.

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