Caso Pifferi, il pm: "Nuovo filone di indagine, delineare la rete criminale"
La richiesta di proroga del pm di Milano per le indagini sulle due psicologhe e l'avvocato di Alessia Pifferi
Caso Pifferi, il pm: "Nuovo filone di indagine, delineare la rete criminale"
Processo nei confronti di Alessia Pifferi, il pm di Milano Francesco De Tommasi ha chiesto al gip Fabrizio Filice la proroga del nuovo filone di indagini. I motivi? Si "tratta di procedimento complesso di criminalità organizzata", servono "ulteriori accertamenti" per "individuare altre persone coinvolte" e "delineare la rete criminale nel cui ambito si collocano i fatti".
Le due psicologhe e l'avvocato di Alessia Pifferi a processo
La nuova tranche vede accusate di favoreggiamento e falso le due psicologhe del carcere di San Vittore e l'avvocatessa Alessia Pontenani. Nell'istanza di proroga, con cui chiede altri sei mesi per indagare, il pm segnala che sono "necessari ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire compiutamente la vicenda" e a raccogliere "ulteriori riscontri" e indica che la richiesta di proroga non deve essere notificata agli indagati.
Il 5 marzo riprende il processo. E gli avvocati scioperano
Avvisi che, poi, invece sono stati fatti, perché il giudice ha rilevato che "non sussistono ipotesi di reato" in questo caso che prevedono una deroga alle notifiche, come prevista nei procedimenti di criminalità organizzata. La richiesta di proroga riguarda la sola imputazione di favoreggiamento personale, a cui si aggiungono ora due aggravanti, quella dell'aver voluto assicurare l'impunità e l'abuso di poteri., come riferisce Ansa. Secondo l'accusa, le due psicologhe e l'avvocatessa di Pifferi, in accordo tra loro, avrebbero aiutato, attraverso un test psicodiagnostico e altri presunti falsi nel diario clinico, la donna ad ottenere la perizia psichiatrica nel processo, sostenendo che avesse un grave deficit cognitivo.
Perizia, depositata qualche giorno fa, che ha certificato che era pienamente capace di intendere e volere al momento dei fatti. Lunedì prossimo, quando riprenderà il processo milanese per omicidio volontario aggravato, gli avvocati hanno indetto una giornata di sciopero e mobilitazione.