Caso Salis, il padre: lasciati soli, Ilaria resterà in carcere

Il padre della maestra detenuta in Ungheria: "Abbiamo chiesto due cose, ci sono state negate. Credo che mia figlia stara' molto tempo in galera"

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Milano

Caso Salis, il padre: lasciati soli, Ilaria resterà in carcere

"E' andata molto peggio di come ci aspettavamo. Non vediamo nessuna azione che possa migliorare la situazione, siamo stati completamente lasciati da soli". Queste le parole di Roberto Salis, dopo l'incontro avuto con il Guardasigilli, Carlo Nordio. "Abbiamo chiesto due cose, ci sono state negate. Credo che mia figlia stara' molto tempo in galera" ha aggiunto. Le richieste avanzate da Salis e i suoi legali riguarderebbero "due documenti che sarebbero serviti per agevolare il lavoro dei nostri avvocati in Ungheria - ha spiegato il padre di Ilaria Salis - che pero' lo Stato italiano ritiene di non voler fornire perche' ritengono sia irrituale". E ancora: "Mi dicono - ha aggiunto - che ci sono 2.500 italiani in questa situazione e che quindi non si puo' fare un'azione preferenziale nei confronti di nessuno: ma se li lasciamo 2500 tutti li'' in questo stato, e' uno Stato che difende i suoi cittadini?".

Caso Salis, Governo: difensore chieda i domiciliari 

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e quello della Giustizia, Carlo Nordio, hanno ricevuto oggi separatamente il padre della connazionale, l'ingegnere Roberto Salis, accompagnato dall'avvocato Eugenio Lasco. Nordio ha prospettato l'opportunita' che il difensore ungherese insista presso l'organo competente per la modifica della detenzione carceraria, condizione indispensabile per attivare la decisione quadro Ue del 2009 e quindi l'eventuale esecuzione degli arresti domiciliari in Italia. Ambedue i ministri hanno ribadito all'Ingegner Salis l'impegno del Governo a far rispettare i diritti dei detenuti previsti dalle norme europee.