Chi è il rapper Baby Gang arrestato a Milano con Neima Ezza

Chi è il rapper Baby Gang: Milano è nelle mani di una musica che va troppo oltre la musica stessa. E che per alcuni rapper emergenti diventa un’arma pericolosa

Milano
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Chi è il rapper Baby Gang

Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, è nato a Lecco nel 2001 e ha origini marocchine. È cresciuto “a musica e carcere”. Sin da subito si trasferisce a Milano per potere avere più possibilità di emergere. La sua residenza oggi è in Valtellina, in provincia di Sondrio. Il giovane Zaccaria ha più esperienza di vita reclusa che di musica ma è dal carcere che la sua musica prende un indirizzo e uno stile bene preciso. Il giovane artista fa parte del collettivo di San Siro Seven 7oo.

La sua fama e la sua musica arrivano dal web. Da una forte passione musicale sin da piccolo, negli ultimi anni ha cercato con tutte le sue forze di realizzarsi in particolare con il Rap. I primi successi a livello nazionale per lui arrivano nel 2018, grazie al suo singolo intitolato “Street”, che in breve tempo è diventato il più cliccato ed ascoltato sul web.

Baby Gang ha ottenuto dei consensi all’estero. Infatti, uno dei rapper più influenti in Francia, ovvero Sofiane ha condiviso sul suo profilo Instagram la canzone “Click” mostrando rispetto e supporto al giovane rapper milanese.

Baby Gang: dal carcere lancia il suo primo singolo

Baby Gang quando si trovava ancora nel carcere minorile Beccaria di Milano, fa uscire il suo primo pezzo Street e poi Cella 1, che in pochissimo tempo gli permette di farsi conoscere ad un pubblico più vasto, fino al successo degli ultimi singoli Bimbi Soldato feat Sacky, Cella 2, Baby e la già citata Treni che lo rendono uno dei rapper emergenti più seguiti dell’ultimo anno.

La storia di Baby Gang non è solo un racconto di musica. A 20 anni si ritrova già diversi Daspo emessi nei suoi confronti, non solo a Milano e Lecco ma anche in molte cittadine romagnole, oltre ad alcune esperienze in carcere e in comunità per minori.

Il carcere non è servito ad educare il giovane Zaccaria, che in un’intervista parlava così di uno dei suoi arresti: “A Torino con degli amici ed entriamo in un negozio di vestiti e iniziamo a rubare e riempirci le borse. Mentre uscivamo dal negozio, ci ferma un poliziotto marocchino, mio compaesano. Ci ferma, e ci porta direttamente in comunità dato che ero minorenne. Pensavano di cambiarmi, e non mi hanno cambiato, la galera non serve a nulla. Entri in galera per rapina, ed esci che sai pure truffare o spacciare. Lo stato ti mette insieme ad altri criminali, mica con brave persone che ti aiutano a cambiare. Da altri criminali cosa puoi imparare? È questo un grande errore dello Stato.”

 

Baby Gang arrestato a Milano con Neima Ezza

Mercoledì 19 gennaio, Baby Gang è stato arrestato in un'operazione condotta dalla polizia di stato e dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Milano. Secondo l'ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Scuderi su richiesta del pubblico ministero Lesti, è stato disposto che il rapper di vent'anni Zaccaria Mouhub venga sottoposto alla misura cautelare in carcere il rapper 20enne Amine Ez Zaaraoui, in arte Neima Ezza agli arresti domiciliari.

Gli episodi contestati sono quattro e sarebbero avvenuti tra Milano e Vignate, altro comune del Milanese: sono accusati di aver avvicinato le vittime forti "della superiorità numerica e delle minacce" e si sarebbero fatti consegnare soldi, gioielli e altri effetti personali.

Da aggiungere, che la Questura di Sondrio qualche giorno fa aveva già chiesto “sorveglianza speciale” per la durata di due anni per Zaccarie Mouhub. Tra i diversi episodi finiti nelle pagine di cronaca, viene citato anche quello del 10 aprile 2021, quando alcuni dei circa 300 giovani, accorsi nella zona popolare di San Siro per assistere alle riprese del video di Baby e Neima Ezza, avevano ingaggiato una sassaiola contro la polizia, arrivata per disperdere l'assembramento, vietato in base alla normativa anti contagi. Il cantante, aggiunge la Questura riferendosi a quanto accaduto al rapper tra il 2020 e il 2021, era stato già "deferito per i reati di diffamazione e violazione della proprietà intellettuale, istigazione a delinquere, porto abusivo di armi, vilipendio della Repubblica, delle istituzioni e delle forze armate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale".