Città italiane e qualità della vita: Milano in top ten ma perde sei posizioni

La classifica sulla qualità della vita nelle città: Milano perde sei posizioni ed è ottava. Sala: "Necessario aumentare gli stipendi"

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Città italiane e qualità della vita: Milano in top ten ma perde sei posizioni

Indagine sulla qualità della vita nelle città italiane del Sole 24 Ore: Milano resta nella top ten delle città con la migliore qualità della vita ma, rispetto allo scorso anno, scende di sei posizioni fino all'ottavo posto anche se si conferma prima per quanto riguarda Affari e lavoro. La performance migliore in Lombardia è quella di Cremona, che arriva all'undicesimo posto e guadagna 26 posizioni. Guadagna 25 posizioni, recuperando quando aveva perso in pandemia, anche Bergamo che arriva al 14mo posto. Male Como, che perde sedici posizioni e scende al trentatreesimo posto. Ultima in Lombardia è Pavia al 62mo posto (-2), mentre Mantova - con 11 posizioni in meno del 2021 - è 58ma.

Monza prima assoluta nella classifica sul benessere delle donne

Monza scende di 9 posizioni al 23mo posto nella classifica generale, ma è prima assoluta nella classifica sul benessere delle donne, grazie ai dati sull'inserimento nel mondo del lavoro (il gap occupazionale è al 7,1% contro il 19,4% di media nazionale) e alla lunga prospettiva di vita che arriva a 86,1 anno. Sondrio è quindicesima con un +14 nella classifica assoluta, e un terzo posto per Giustizia e Sicurezza. Brescia si conferma sostanzialmente stabile al 22mo posto (-1). Lecco perde sette posizioni ed è 32ma, lo stesso fa Varese che è 43ma, mentre Lodi guadagna otto posizioni e sale al 49mo posto.

Milano, Sala: "Necessario aumentare gli stipendi"

"E' necessario aumentare gli stipendi per diminuire il divario con il costo della vita a Milano, anche tenendo conto della differenze tra il capoluogo lombardo e, in generale, le grandi citta', e il resto del Paese" Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando con i giornalisti a margine della commemorazione della strage di piazza Fontana, commentando lo slittamento di Milano dal secondo all'ottavo posto per la qualita' della vita nella classifica stilata dal Sole 24 ore."Io lo prendo come uno stimolo a continuare a lavorare per risolvere le questioni che abbiamo - ha sottolineato il sindaco - non siamo certamente noi a negare che il tema del costo della vita e del caro affitti colpisce Milano e le grandi citta'. Sottolineo che pero' bisogna guardare i costi e anche gli stipendi. In Comune stiamo cercando di fare qualcosa, ad esempio per chi lavora nei musei, ma bisogna cercare di fare di piu' per ridurre questa forchetta anche aumentando gli stipendi".

Sala: "Milano, stiamo lavorando sul caro affitti"

"Tempo addietro - ha ricordato il sindaco - avevo fatto accenno al fatto che gli stipendi dei dipendenti pubblici fossero gli stessi in tutta Italia, poteva essere discutibile, ma credo che da noi bisogna trovare formule di dare un po' di soldi di piu'. Magari attraverso incentivazioni e misurazioni della performance e della presenza. Ho fatto l'esempio degli insegnanti altrimenti noi ogni anno apriamo le scuole e abbiamo tanti posti vacanti. Bisogna riflettere su questo senza pregiudizi". Rispondendo a chi gli ha chiesto se il suo riferimento fosse alle gabbie salariali, Sala ha risposto che "sono passati degli anni e il problema permane, quindi il tema va affrontato. Sul tema del caro affitti stiamo facendo cose significative, ma i risultati si vedranno nel medio e lungo termine"

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