Comunali, Truppo: “La scelta a Milano sarà nazionale con Fdi socio di maggioranza”

Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia a Milano: “Sala detta la linea alle primarie. Il centrodestra deve sognare: decideranno i vertici nazionali. Candidato politico non è un difetto”

di Stefano Marrone
Riccardo Truppo
Milano

Comunali, Truppo: “La scelta a Milano sarà nazionale con Fdi socio di maggioranza”. L'intervista

Hai voglia a predicare calma: la corsa per le Comunali è già iniziata. Per Riccardo Truppo di Fratelli d’Italia le dichiarazioni del sindaco, che di fatto hanno aperto il dibattito sul 2027, sono un bluff. “Sala ha tentato di mascherare tutto quello che non ha funzionato in 13 anni di amministrazione di centrosinistra”. Affaritaliani.it ha provato a sondare con il Capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale gli umori delle due coalizioni in vista di una contesa elettorale che per Truppo: “non è solo una questione di nomi, ma anche di merito”. L’intervista.

Consigliere Truppo, come commenta le parole di Sala con cui si è aperto il dibattito per Milano 2027?

È evidente che nel centrosinistra c’è grande fermento. L’uscita del sindaco mi è sembrata più che altro il tentativo di mascherare tutto ciò che non ha funzionato in 13 anni di amministrazioni di centrosinistra. Il super-esperto sul verde, il commissariamento de facto di Grandi, Gabrielli che esautora Granelli, la sostituzione di Maran con Bardelli, il centro contro la sinistra… è un continuo tentativo di nascondere il malfunzionamento della giunta. 

L’uscita di Sala sul 2027 sarebbe dunque un diversivo per distogliere lo sguardo dai problemi attuali?

Sono la dimostrazione di un’amministrazione che si guarda allo specchio e vede qualcosa che non piace. Un sindaco che vuole cercare di avvicinarsi al centro, forse anche centrodestra, ma che si trova impelagato con un base scollata verso sinistra. Penso che l’uscita di Sala, per quanto poi rimangiata, sia stata molto voluta. Il sindaco ha voluto provare a condizionare il dibattito delle prossime primarie, da cui potrebbe venire emergere un candidato che viene bocciato alle urne. Sala ha provato a tracciare la rotta: ha tentato di anticipare un nome o ha indicato un metodo.

Un metodo di selezione del candidato che potrebbe funzionare anche per il centrodestra?

Quando sento parlare di “primarie” e di “candidato civico” mi corre un brivido lungo la schiena. Intendiamoci, non vedo a priori nulla di male in una selezione che venga dal basso e in parallelo ai partiti. È però fondamentale non buttare al vento anni di battaglie fatte dalla politica, anche a livello locale, per dare tutto in mano a un nuovo arrivato. Per scegliere un candidato idoneo occorre allineare l’iniziativa dal basso con una filosofia di pensiero condivisa. Non bastano le raccolte firme o le petizioni. 

Le interessa il dibattito sulla distinzione tra candidato civico e politico?

Chiunque vive la realtà di Palazzo Marino non vive il suo sentirsi politico come un difetto. Non riesco a capire perché non si debbano premiare persone che si stanno spendendo a livello politico. Sicuramente un civico può apportare una ventata d’aria fresca, ma serve una via di mezzo tra il professionista della politica e l’uomo della strada. 

Cosa è mancato al centrodestra nelle ultime elezioni a Milano?

Nelle ultime tornate comunali abbia commesso un errore: è mancato il sogno. Al centrodestra non serve un elenco di proposte, ma un programma che mostri sincero amore per la città. Amare visceralmente Milano significa immaginare idee e proposte che facciano votare anche persone diversissime tra loro. Dobbiamo riportare Milano al centro del mondo, uscendo dal provincialismo che ogni tanto traspare se si paragonano le iniziative della nostra città con quelle delle megalopoli mondiali. Milano deve tornare su tutti i palcoscenici mondiali. 

Chi deciderà il candidato sindaco della coalizione?

Da uomo di partito, credo che tutto debba essere lasciato in mano ai nostri vertici nazionali. Penso che sia giusto far decidere che guarda le cose da un punto di vista superiore a quello locale.
Fratelli d’Italia risulta da qualche anno il partito più votato della coalizione, anche in Lombardia e a Milano.

Pensa che dovreste essere voi a indicare il candidato? 

Fratelli d’Italia sarà socio di maggioranza nella scelta. Nella realtà locale di Milano si iniziano a riflettere gli equilibri nazionali: abbiamo avuto una crescita importante, anche in un contesto tradizionalmente a trazione di sinistra o d centrosinistra come Milano. Alle Europee di quest'anno abbiamo acquisito oltre 40mila preferenze in città rispetto alle Regionali del 2023, che mostravano già un dato in forte crescita. Sul territorio ci stiamo vestendo della coerenza di Giorgia Meloni e gli elettori ci stanno premiando. 

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