Congresso Lega, Piscina: “Nessun processo a Salvini, quella di Invernizzi solo una scusa”
Il Segretario di Milano e Capogruppo in Città Metropolitana della Lega a Milano, Samuele Piscina, sull’imminente congresso lombardo della Lega: “I due candidati sono salviniani. Invernizzi si è tirato fuori capendo di non avere chance”. L’intervista
Congresso Lega, Piscina: “Nessun processo a Salvini, quella di Invernizzi solo una scusa”
Chi sarà il prossimo segretario regionale della Lega? “In ogni caso un salviniano”, il Segretario di Milano e Capogruppo in Città Metropolitana della Lega a Milano, Samuele Piscina, non ha dubbi sull’identikit politico degli sfidanti al Congresso che si terrà il prossimo 15 dicembre. “Romeo e Toccalini sono persone vicine a Salvini, non c’è alcun processo al segretario”. Sulle polemiche innescate da Invernizzi, il terzo incomodo poi ritiratosi dalla corsa: “L'organizzazione è solo una scusa, Invernizzi sapeva di non avere consensi è ha trovato questo giustificazione per tirarsi fuori”. L’intervista.
Piscina, c’è grande attesa intorno al Congresso regionale del prossimo 15 dicembre?
Sì, ci attendiamo di compattare finalmente la Lega. Abbiamo vissuto per diversi anni un commissariamento, che non fa bene alla democrazia interna. Sono diventato il primo segretario dopo tanti anni a Milano, e o toccato con mano come il cambiamento apporti giovamento, in termini di numeri, sezioni, partecipazione e nuove idee.
Eppure, qualcuno intravede nell’assise lombarda una prima resa dei conti nei confronti di Salvini…
Non è assolutamente questo li caso. Tutti i candidati in corsa sono salviniani: Massimiliano Romeo è il capogruppo al Senato, mentre Luca Toccalini è il coordinatore giovanile del partito. Entrambi sono stati scelti dal segretario di cui sono stretti amici.
Come commenta invece la fuoriuscita, non senza polemiche, di Invernizzi?
Mi sembra che Cristian Invernizzi abbia più che altro trovato una scusa. Ha compreso di essere il candidato con meno consensi tra i tre e ha deciso di appore come scuse la questione organizzativa.
Oltre all’organizzazione, Invernizzi ha scomodato Vannacci: il Generale è una spina nel fianco per voi leghisti?
Non ci sono frizioni con Vannacci, al contrario. È un nostro europarlamentare che è stato scelto, in qualità di esterno, perché tratta anche dei temi che non sono nostri storici cavalli di battaglia, ma che servono ad allargare il nostro elettorato. Si tratta di un’operazione vincente, anche se Vannacci non parteciperà al congresso, non essendo tesserato.
Come si svolgerà allora questo Congresso?
L’organizzazione è in capo alla Lega Lombardia, che si radunerà il prossimo 15 dicembre. Nel week-end sono partite le votazioni per eleggere i delegati che prenderanno parte alla Congresso e, dopo un dibattito, sceglieranno tra i due contendenti che proporranno il loro programma. Conosco entrambi i candidati, e posso dire che sono estremamente validi. La cosa importante è che la Lega torni a correre.