Cop29, Maione: "Tutti sorpresi dai numeri della Lombardia"

L'assessore regionale all’Ambiente e al Clima, Giorgio Maione, è appena tornato dalla Cop29 di Baku dove si è confrontato con gli altri Paesi del mondo. L'intervista

di Nicolo Rubeis
Assessore Maione
Milano

Cop29, Maione: "Tutti sorpresi dai numeri della Lombardia"

L'assessore regionale all’Ambiente e al Clima, Giorgio Maione, è appena tornato dalla Cop29 di Baku dove si è confrontato con gli altri Paesi del mondo: "Quando racconto i numeri della Lombardia rimangono tutti sbigottiti", spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it, facendo il punto sui target della Regione: "Abbiamo già raggiunto l'obiettivo della discarica zero. E presto raggiungeremo il 35% di energia da fonti rinnovabili". Passi in avanti anche sullo smog, con la Lombardia che presto presenterà la prima legge regionale sul clima: "Attualmente un lombardo emette in atmosfera un terzo rispetto a un cittadino europeo".

Maione, sulla decarbonizzazione la Lombardia a che punto è rispetto al resto del mondo?

Alla Cop29 ho incontrato rappresentanti di tutto il mondo, dalla California alla Scozia passando per Québec, Rio de Janeiro e il Pernambuco a Catalogna e Paesi Baschi. Davanti ai numeri della Lombardia rimangono tutti sorpresi e colpiti. Stiamo facendo passi da gigante in materia di sostenibilità ambientale.

La Lombardia è in linea con gli obiettivi della transizione ambientale?

Siamo pronti a ridurre le emissioni climalteranti del 43,8% entro il 2030 rispetto al 2005 per arrivare alla neutralità carbonica nel 2050 e a raggiungere presto l’obiettivo del 35% di energia da fonti rinnovabili. Nel periodo 21-27 mettiamo a disposizione 600 milioni di euro progetti di decarbonizzazione, di energia pulita, di smart building, strade intelligenti, infrastrutture verdi. L’adattamento ai cambiamenti climatici passa anche dalla tecnologia, dalla ricerca e dall’innovazione.

In questi giorni il forte vento ha contribuito a spazzare lo smog, con la disattivazione delle misure temporanee. Come è la situazione?

La Lombardia ha una situazione geografica che in alcuni periodi dell'anno contribuisce all'accumulo degli inquinanti. Ma in vent'anni abbiamo ridotto del 40% le PM10 e attualmente un lombardo emette in atmosfera un terzo rispetto a un cittadino europeo.

Sulla gestione dei rifiuti la Lombardia è diventata un modello internazionale?

In Lombardia abbiamo già raggiunto l'obiettivo della discarica zero. Di fatto mandiamo in discarica solo lo 0,04% dei rifiuti solidi urbani, quando ci sono interi Stati che conferiscono in discarica l'80% dei rifiuti. Ogni mese riceviamo delegazioni da tutto il mondo che vengono nella nostra regione a studiare il modello di economia circolare.


Per continuare a migliorare avreste bisogno di più libertà?

I green jobs ormai rappresentano in Lombardia il 41% dei nuovi contratti di lavoro e questo dimostra che la transizione ambientale la stiamo già facendo. Viviamo in una terra straordinaria, sempre proiettata al futuro. E le imprese sono già parte della transizione ecologica. Con l'autonomia potremmo avere più libertà d'azione e attuare politiche ancora più efficaci.

Cosa vi aspettate dalla nuova commissione europea?

Più pragmatismo e meno ideologia. Non tutti i territori d'Europa sono uguali e non si possono prendere decisioni calate dall'alto che suonino più come imposizioni che opportunità. Bisogna ribaltare il paradigma e coinvolgere i cittadini nel percorso che ci porterà alla neutralità carbonica.

Vi apprestate a presentare la prima legge regionale sul clima. Cosa conterrà?

Sarà un testo innovativo. Punteremo sulla riduzione dell’impronta carbonica delle opere edilizie e degli interventi di urbanizzazione, sul sostegno alla ricerca, all’educazione ambientale e all’innovazione e su una strategia integrata di adattamento ai cambiamenti climatici partendo dall’efficienza energetica delle attività produttive. Ancora una volta faremo scuola.

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