Cosentino, Vice Presidente Ufficio di Presidenza: “Una Lombardia che corre senza lasciare indietro nessuno”
Giacomo Cosentino, Vice Presidente dell’Ufficio di Presidenza, traccia un bilancio positivo dell’anno e guarda al 2025: "Massimo sostegno ai piccoli comuni e potenziamento della sanità territoriale".
Giacomo Basaglia Cosentino - Regione Lombardia
Cosentino, Vice Presidente Ufficio di Presidenza: “Una Lombardia che corre senza lasciare indietro nessuno”
Un anno di lavoro intenso tra leggi innovative e supporto alle comunità locali. Il Vice Presidente dell’Ufficio di Presidenza di Regione Lombardia, Giacomo Cosentino, evidenzia i risultati raggiunti dal Consiglio Regionale durante il primo anno completo della legislatura. “Abbiamo lavorato con impegno per approvare provvedimenti significativi, con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini lombardi”, spiega. Dalla sanità all’ambiente, passando per il sostegno ai territori più piccoli, l’azione politica si è concentrata su interventi concreti e innovativi. Tra le principali sfide per il 2025, Basaglia Cosentino sottolinea l’importanza di potenziare la sanità territoriale e sostenere i piccoli comuni in un contesto socio-economico complesso. L’intervista.
Vice Presidente, qual è il suo bilancio di questo anno di legislatura?
È stato un anno intenso, il primo vissuto per intero nella nuova legislatura. Il Consiglio ha svolto un grande lavoro: dall’Ufficio di Presidenza all’Aula, dalle Commissioni agli uffici tutti hanno ricoperto al meglio le funzioni della prima assemblea regionale d’Italia interpretando con impegno e serietà il ruolo di rappresentare quella che noi chiamiamo la “casa di tutti i lombardi”.
Quali sono le norme più importanti che avete approvato?
La produzione normativa è stata proficua, con l’approvazione di provvedimenti rilevanti per la comunità. In ambito sanitario segnalo l’istituzione del servizio di Psicologia delle cure primarie presso le Asst e la legge sugli Operatori della rete di emergenza, prima in Italia, che valorizza soccorritori volontari, autisti soccorritori e tecnici delle centrali di soccorso. In campo urbanistico, è stata approvata una legge sul consumo di suolo che estende di 15 mesi i termini per l’attuazione comunale della normativa regionale. Ricordo anche l’istituzione del Garante regionale per i diritti delle persone anziane e la legge sui 600mila Lombardi nel mondo. Importante è pure la norma per la valorizzazione dei Distretti del cibo. Infine, l’Ufficio di Presidenza ha concesso 200 patrocini per sostenere le comunità locali e valorizzare l’identità della regione.
Qual è l’aspetto maggiormente riuscito dei lavori in Consiglio?
Abbiamo lavorato con grande attenzione alle esigenze delle singole province e, spesso, anche dei piccoli comuni. Questo dimostra l’importanza del sistema elettorale basato sul voto di preferenza, che permette ai rappresentanti politici di restare in contatto diretto con il territorio e i problemi reali della popolazione.
Cosa invece non ha funzionato?
Non direi che ci sia stato qualcosa che non ha funzionato. Credo piuttosto che si possa sempre migliorare. Ci sono stati alcuni momenti di tensione durante i lavori d’Aula che ho dovuto gestire come Vicepresidente. Tali episodi, sebbene vadano contenuti, fanno comunque parte del normale confronto democratico.
Qual è la principale sfida del 2025?
La sfida principale è continuare a dare risposte concrete alle comunità locali, soprattutto ai piccoli comuni, che in questa difficile fase socio-economica necessitano di massimo sostegno per garantire servizi essenziali ai cittadini. Vogliamo potenziare la sanità territoriale, avvicinandola sempre di più alle persone. Allo stesso tempo, aiutare le famiglie e le giovani coppie resta una priorità, insieme alla costante attenzione per i più fragili, anziani e persone con disabilità. La mia visione è quella di una Lombardia che corre senza lasciare indietro nessuno.