Covid, in Lombardia 16.098 nuovi casi, 50 decessi, tasso di positività 10,1%

Continuano a diminuire i ricoverati nelle terapie intensive (-6) e diminuiscono anche i ricoverati nei reparti (-74)

Covid.19
Milano
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Covid in Lombardia, i dati del 2 febbraio

Covid in Lombardia, i dati del 2 febbraio: tamponi effettuati: 157.969, totale complessivo: 30.878.978; nuovi casi positivi: 16.098; in terapia intensiva: 229 (-6); ricoverati non in terapia intensiva: 2.970 (-74); decessi, totale complessivo: 37.291 (+50). I nuovi casi per provincia: Milano: 4.737 di cui 1.846 a Milano città; Bergamo: 1.569; Brescia: 2.373; Como: 1.082; Cremona: 637; Lecco: 430; Lodi: 386; Mantova: 817; Monza e Brianza: 1.385; Pavia: 808; Sondrio: 195; Varese: 1.165.

Vaccinazioni Covid, Bertolaso: 23 mln di dosi in un anno

"Con 23 milioni di vaccini anti-Covid somministrati, e con una media di 225 dosi ogni 100 abitanti, la Lombardia è prima in Europa. Dati certificati da enti terzi e internazionali indicano come la Lombardia abbia superato il Regno Unito, Israele, Danimarca, Portogallo e tutti i Paesi indicati come i più virtuosi. Dunque, non solo siamo la locomotiva d'Italia nella campagna vaccinale, ma abbiamo dato prova a livello europeo di grande organizzazione, capacità ed efficienza". Lo ha detto Guido Bertolaso che, proprio un anno fa, assumeva l'incarico di coordinatore della campagna vaccinale lombarda. 

"Nel mese di gennaio, che si è appena chiuso - ha spiegato - in Lombardia si sono vaccinate circa 3 milioni di persone. Questo è stato possibile grazie alla grande disponibilità del personale medico e infermieristico, degli amministrativi, di Ats e Asst, della Direzione Generale Welfare, della Protezione Civile regionale, dei volontari, dei sindaci che hanno saputo fare squadra e di Poste Italiane. Si parla tanto in questi giorni di orchestra, ma l'orchestra lombarda nell'ultimo anno ha suonato una sinfonia meravigliosa". "Per quello che mi riguarda - ha concluso Bertolaso - sono grato ad Attilio Fontana e Letizia Moratti per avermi dato il privilegio di lavorare, perché di privilegio si tratta. Io sono a disposizione di Regione Lombardia e del nostro Paese. Ora, stiamo vaccinando anche in Africa, sarà una lotta dura e lunga".

Vaccinazioni, in Lombardia più di 6,5 mln di adesioni alla terza dose

Più di 6,5 milioni di adesioni alla terza dose, tra già vaccinati e prenotati. Oggi la Lombardia taglia un altro significativo traguardo nella lotta al Covid, grazie a una campagna vaccinale che non conosce sosta e che ha raggiunto l'80% dei cittadini lombardi vaccinati con la dose booster tra quelli che hanno ultimato il ciclo primario, prima e seconda dose, da almeno 120 giorni. "Regione Lombardia si conferma ai vertici in Italia e in Europa - sottolinea la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti - per la straordinaria campagna vaccinale. Le adesioni complessive si avvicinano al 92% della platea Istat di cittadini vaccinabili over 5 anni, con punte del 97% per gli over 60, del 96% se si considerano gli over 50 e del 94% se si parte dagli over 12". Cresce l'adesione dei bambini 5/11 anni giunta al 39% dei 646.260 interessati totali; da sottolineare anche il grande senso civico dei ventenni: la fascia 20/29 anni, che conta quasi 1 milione di giovani (994.876 secondo l'Istat) ha infatti superato il 98% delle adesioni alla campagna vaccinale e di essi ben il 64% ha già ricevuto la terza dose. "L'Ats di Milano - rimarca Letizia Moratti - ha superato i 2 milioni di terze dosi somministrate, mentre Ats Insubria toccherà questa settimana il milione. Ats Bergamo, Brianza e Brescia hanno superato o si avvicinano alle 700.000 Val Padana a 450.000, Pavia ha toccato quota 300.000 e Ats Montagna punta a breve alle 200.000 dosi somministrate". 

"Nelle Rsa le terze dosi hanno abbondantemente superato quota 100.000 (112.958), le farmacie sono vicine a tagliare il traguardo delle 200.000 (193.453), mentre le somministrazioni domiciliari si attestano a più di 62.000", ha detto Moratti che ha aggiunto che "A gennaio in Lombardia il rischio di morte per Covid di un non vaccinato rispetto ad un vaccinato con booster è risultato di 7 volte superiore. Per i casi positivi al Covid dal 1 dicembre a oggi, il rischio di essere ricoverato in Terapia Intensiva di un non vaccinato rispetto ad un vaccinato con booster è di 13 volte superiore".