Covid, la super perizia di Crisanti: "Nella Bergamasca evitabili 2mila morti"

La super perizia del virologo Crisanti sui primi mesi di pandemia nella Bergamasca e sulla mancata zona rossa: "Almeno 2mila morti evitabili"

Milano
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Covid, la super perizia di Crisanti: "Nella Bergamasca evitabili 2mila morti"

Il virologo Andrea Crisanti ha depositato ieri in Procura a Bergamo la sua super perizia che ricostruisce i primi mesi della pandemia e alcuni dei passaggi cruciali di quei giorni del 2020 in Val Seriana, zona che è stata fra le prime in Lombardia ad essere travolta dallo tsunami Covid, nella prima ondata pandemica: "Sono emerse delle criticità sull'applicazione del piano pandemico e sono emerse delle criticità sull'attivazione della zona rossa. Queste criticità sono al vaglio della procura di Bergamo. Non è detto che una criticità sia per forza penalmente rilevante. Questo lo deve decidere il procuratore", ha detto.

"Emerse delle criticità, la procura valuterà"

Crisanti ha aggiunto, interpellato da Adnkronos: "Mi è stato chiesto di fare una simulazione su quale sarebbe stato l'impatto della zona rossa sulla trasmissione e sulla mortalità - ha spiegato il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova, interpellato dall'Adnkronos Salute - Questo è stato fatto. Ma non darò nessun dettaglio. Sono emerse delle criticità, la procura le valuterà".

Dalle 2mila alle 4mila vittime evitabili

Secondo quanto riferisce Repubblica, nel dossier si parla di un range tra le 2mila e 4mila vittime che si sarebbero potute evitare se fosse stata applicata tempestivamente la zona rossa nel Bergamasco. La stima si basa sul metodo relativo alla ipotetica progressione del virus da Stefano Merler, consulente del Comitato tecnico scientifico.