Dalle volanti ai tribunali: Maria Falcicchia, ennesima vittima della giustizia
Maria Falcicchia vittima dei giochi interni a Palazzo di Giustizia
Dalle volanti ai tribunali: Maria Falcicchia, ennesima vittima della giustizia
E adesso, che cosa diciamo a Maria Jose Falcicchia? Capo delle volanti di Milano, usciva sulle copertine. Amicissima dell'inner circle maroniano - rappresentante del quale è Domenico Aiello, che non a caso le ha fatto da avvocato - era chiaro che avesse un potere non da poco. Come facesse il suo lavoro non è affar mio. E' affare nostro, di tutti, la sua vicenda giudiziaria, invece. Ennesima dimostrazione che certe scelte sono politiche. Funziona così: i pm - e che pm: Ilda Boccassini - decidono che non c'è niente su cui indagare su di lei. Era una storia di soldi, cassetti, chiavi e sponsorizzazioni. Una storia strana, ma che non pareva avesse grandi profili di ruberia. Vai a capire: ci penseranno i giudici.
Maria Falcicchia vittima dei giochi interni a Palazzo di Giustizia
Ecco, i magistrati dicono che non c'è niente su cui indagare. Come fu per Beppe Sala con gli alberi di Expo, la Procura Generale avoca a sé le indagini, tirando un buffetto alla Boccassini. Dopo anni, viene fuori che non c'è niente, e quindi che non bisogna procedere. E intanto, la Falcicchia, dalle copertine e finita sotto le coperte: dall'iperattività di Milano è stata trasferita, e ha passato momenti tremendi per una servitrice della patria. Tutto questo non per particolari calcoli personali, o per la militanza in un partito, ma per i giochi interni a Palazzo di Giustizia. Ecco: a che pro, questi giochi? Non vale di più la vita di una poliziotta che ha sempre fatto il suo mestiere? E pare normale che ci vogliano tre anni non per un processo, ma per decidere che un processo non va fatto? A me non pare normale, proprio per niente.