De Chirico (FI): “Revocare l’Ambrogino d’oro a Fedez? Richiesta irricevibile”
Il consigliere comunale di Forza Italia non si pente della scelta di candidare Fedez all’Ambrogino d’oro. “Non è nemmeno indagato. Premiammo la raccolta fondi in pandemia: non esistono punizioni retroattive”. L'intervista
De Chirico (FI): “Revocare l’Ambrogino d’oro a Fedez? Richiesta irricevibile”
"Una domanda per il sindaco: non sarebbe il caso di revocare l'Ambrogino d'oro a Fedez?”. Questa la richiesta fatta al sindaco Sala da Enrico Fedrighini. Il consigliere comunale del Gruppo Misto (in passato dei Verdi) avanza la proposta di revocare la massima onorificenza del Comune di Milano al rapper, citato – anche se non indagato – nell’inchiesta sul malaffare nelle curve di Inter e Milan. Affaritaliani ha contattato Alessandro De Chirico, il consigliere comunale di Forza Italia che nel 2020 candidò Fedez, insieme con la moglie Chiara Ferragni, all’Ambrogino d’oro nel 2020. “Proposta irricevibile, allora che facciamo: togliamo il premio anche all’Inter?”. L’intervista.
De Chirico, come commenta la proposta del consigliere Fedrighini di revocare l’Ambrogino d’oro a Fedez?
Credo che sia una proposta irricevibile. Ribadisco quanto dissi l’anno scorso in merito alle analoghe polemiche a seguito della questione dei pandori che travolsero la signora Ferragni. I fatti che stanno emergendo sono molto gravi, ma la motivazione dell’onorificenza di quattro anni fa rimane.
La gravità dei fatti, secondo lei, non giustifica quanto fatto da Fedez in passato?
Capisco che ogni scusa sia buona per prendersela con un personaggio che sicuramente non attira le simpatie dei più. Ma quel premio fu assegnato per un motivo specifico, che forse a distanza di tempo in tanti stanno dimenticando. In piena pandemia i Ferragnez promossero una raccolta fondi per aprire, in tempo record, la terapia intensiva del San Raffaele. Le persone all’epoca morivano in strada: il gesto rimane, non possiamo dimenticarlo.
Non è la prima volta che qualcuno propone di revocare l’Ambrogino ai Ferragnez…
Le situazioni successive non possono condizionare la scelta di allora. La proposta di revocarlo, all’epoca dello scandalo sui pandori, era stata sollevata dagli alleati di Fratelli d’Italia. Ed ebbi modo di rispondere alla stessa maniera. L’Ambrogino d’oro non conosce scadenza. Il tempo quando si assegna un premio viene cristallizzato, non esiste la retroattività. Aggiungo, poi, che Fedez non risulta neppure indagato nell’inchiesta. E non mi sembra cosa di poco conto.
Come si spiega allora questo accanimento nei confronti di Fedez?
Non penso che vi sia la volontà di pubblicità politica nell’accusare Fedez. Conosco da tempo il consigliere Fedrighini, che è una brava persona che si è spesa molto per Milano negli anni. Penso che sia una proposta figlia dei tempi e del fatto che le indagini sullo stadio di San Siro hanno certamente scosso tutti noi milanesi, politici e non.
Al di là della valutazione politica, non si è un po’ pentito della candidatura di Fedez all’Ambrogino?
No, non mi sono pentito. Proposi i Ferragnez per l’Ambrogino d’oro nel 2020, dopo che due anni prima non appoggia la candidatura per Chiara Ferragni, in quanto all’epoca era motivata solamente dal suo successo imprenditoriale. Quanto fece Fedez insieme alla moglie in pandemia, invece, era e rimane un’iniziativa meritevole della massima onorificenza di Milano. All’epoca non avevo la sfera magica e il mondo non funziona come in “Ritorno al futuro”. E poi, cosa facciamo: a questo punto revochiamo l’Ambrogino anche all’Inter?